La torta di Patrizia:
9 cucchiai di farina
7 cucchiai di zucchero
3 uova
1 yogurt naturale
un pizzico di sale
buccia di limone
Mescolare il tutto ed infornare a 180° per 25 minuti
Ciao ragazzi!
Se mai verrete a trovarci dal vivo, magari avrete modo di assaggiare questa torta semplice e facilissima.
Se la proverete a casa e ne rimarrete delusi, sappiate che ogni ricetta ha un elemento segreto.
Qui in realtà non si parla di un segreto segretissimo ma di qualcosa di innato e di fondamentale, una caratteristica che ognuno di noi dovrebbe rincorrere e cercare di avere nel proprio quotidiano: la gentilezza.
Conoscete di sicuro la frase tormentone che gira da tempo sui social in diverse forme “Ognuno sta combattendo una personale battaglia che tu non conosci, sii gentile! Sempre.”
Ecco la sostanza è proprio questa: il sorriso gentile con cui dobbiamo accogliere gli altri, chiunque siano.
Cosa c’entra la gentilezza con il mondo olistico? Immagino che vi starete domandando… Dal mio punto di vista, c’entra perché ne è uno dei pilastri fondamentali.
Come posso, io naturopata, relazionarmi in modo empatico con chi ho di fronte per costruire un percorso verso il benessere se non sono gentile?
Come posso pretendere che un cliente si fidi di me se non sono gentile?
Non posso mica prendervi a pesci in faccia…
Ma si va ancora oltre…Se voglio avvicinarmi ad un mondo in cui corpo-mente-spirito siano quieti, stiano bene, devo sorridere a me e agli altri.
Un sorriso genera sorriso, un atto gentile crea un atto gentile. Tendenzialmente non ne siamo molto abituati.
Siamo propensi ad insultarci reciprocamente in macchina, a tagliarci la coda in cassa al supermercato, ad urlare per farci sentire.
Vi lancio una sfida, provate per una settimana a spiazzare chi vi sta intorno, siate gentili! Lasciate passare la vecchietta con il carrello pieno che ha fretta alle 8 del mattino mentre voi avete solo una bottiglietta d’acqua da pagare, sorridete e salutate chi vi taglia la strada. Stupitevi del panico che genererete. Uscite dagli schemi, sussurrate, mettetevi da parte, lasciate agli altri il palcoscenico. Sorridete ai bambini, salutate i gatti per strada. Date l’esempio, lasciate che vi prendano per matti.
Poi alla fine della settimana guardatevi allo specchio e notate se la luce nei vostri occhi vi piace di più. E pensate se avete ricevuto di più rispetto allo scontro antipatico e scontroso.
Non cerchiamo i grandi gesti, la gentilezza è davvero qualcosa di piccolo e semplice.
Come offrire una torta.
Che ci vuole mezz’ora? No, ci vuole la voglia di far qualcosa per un’altra persona, tendenzialmente un estraneo, di mettersi lì a spentolare con il cuore per regalare una pausa dolce a chi magari non vedrai mai più.
Se amate cucinare, sapete benissimo che senza amore si amalgamo ingredienti, ma non si cucina…
La gentilezza, in fondo, è una forma di amore, a prescindere, senza troppi perché in modo estintivo. Se nasci gentile non ci fai molto caso, se non ci nasci diventarlo non è cosi semplice, ma io penso ne valga la pena: anche se poi insomma certe volte io gentile proprio non riesco ad esserlo! Ma si può sempre migliorare!!
Cosa c’entra una ricetta di una torta con la gentilezza?
Patrizia è l’essenza della gentilezza. Mai vista, mai conosciuta una persona più gentile di lei, ogni giorno, ogni minuto un sorriso, un pensiero gentile, un’attenzione al piccolo particolare. Come appunto arrivare con una torta appena sfornata in una giornata in cui non aveva neanche un minuto libero.
Patrizia mi ha dato con il suo esempio, un obbiettivo da inseguire. Non so se ne sarò in grado ma spero un giorno di diventare come lei.
Intanto sforno torte!
Chi è Patrizia? Forse un giorno avrete l’onore di conoscerla… intanto…allenatevi cercando di assomigliarle un pochino!
Un abbraccio gentile!
Elena
1 Comment
Bellissimo articolo …bravissima! Be’ se tutti quanti fossimo un pochino più altruisti e gentili verso il prossimo, il modo sarebbe migliore!!!!