Ciao a tutti!
Oggi vi volevo raccontare qualcosina della lavanda, un olio essenziale che fino ad un annetto fa non riuscivo assolutamente sopportare perché mi causava un mal di testa immediato e – pensare! – che trovavo splendide le foto con le distese viola della magica Provenza!
Ora invece non posso stare senza un flaconcino di questo olio essenziale in casa: per fortuna nella vita si cambia! Altrimenti chissà che noia!
L’olio essenziale di lavanda è legato a doppio filo con un tal signore Rene-Maurice Gattefossé, un ingegnere chimico dell’inizio Novecento, considerato uno dei padri fondatori dell’aromaterapia moderna. Nel 1910 si ustiona accidentalmente pare anche in maniera grave mentre lavorava all’interno dell’azienda fondata dal padre che si occupava della produzione di oli essenziali per la produzione di profumi.
Si narra che seguendo le indicazioni della medicina ufficiale non vedesse un rapido miglioramento delle ustioni e che, quindi, iniziò ad applicarsi dell’olio essenziale di lavanda sulle zone colpite: ebbe un miglioramento notevole e veloce e rimase così meravigliato che iniziò ad interessarsi alle proprietà degli oli essenziali. Nel 1937 pubblica “Aromaterapia” dove scrive dei suoi studi su gli oli essenziali.
Vi prometto che parleremo nello specifico di questo personaggio in un futuro articolo perché effettivamente ne può valere la pena…Ma oggi sono qui con la lavanda che brucia nel diffusore essenze e sono ispirata su questo argomento.
Ogni olio essenziale è importante, essenziale per l’appunto; ma quello di lavanda non dovrebbe mai mancare nelle vostre case, nelle vostre auto o nelle vostre borse.
E’ un antisettico naturale, antinfiammatorio, cicatrizzante, sedativo e tonico: il tutto in un unico flaconcino.
Lavora sul sistema nervoso calmandolo se serve, dandogli la carica se occorre.
È utile alla sera con un paio di gocce sul cuscino se fate fatica ad addormentarvi (oltretutto se siete in periodo zanzare aiuta almeno in parte, senza miracoli, a tenerle lontane); se in ufficio avete degli umori un po’tesi provate a mettere un diffusore con questo olio, dovreste addolcire gli animi.
L’olio essenziale di lavanda è l’unico che si può mettere a contatto della cute senza doverlo prima diluire in un qualunque olio vegetale che si chiama olio vettore (olio di mandorle, olio di cocco, olio di Argan…), cosa che invece è indispensabile fare con gli altri oli essenziali per evitare di irritare troppo la pelle. Proprio per questo può essere usato anzi è molto utile per le piccole ustioni domestiche da pentola bollente o da forno (per tutte le altre vere ustioni andate sempre dal vostro medico! Non siamo Gattefossé!).
Vi darà sollievo anche una goccia applicata sulla puntura di insetto oppure vi aiuterà a disinfettarvi le mani al volo tra una corsa in metropolitana ed un viaggio in tram: anche in questo caso bastano 2/3 gt direttamente sulle mani.
Sempre le magiche 2/3 gt in un batuffolo di garza in un cassetto vi aiuterà a proteggere la vostra biancheria da sorprese indesiderate; se però volete proteggere dalle tarme un armadio quattro stagioni dovete aumentare le dosi e i batuffoli di garze!
Per profumare la pelle, regalarvi sogni piacevoli e distendervi le emozioni dopo delle giornate intense, potete miscelare qualche goccia con dell’olio di mandorle e massaggiarvi dolcemente per qualche minuto.
Se avete dei bambini, sappiate che loro sono molto più reattivi degli adulti agli oli essenziali, se sono sempre nervosi e/o agitati mettetegli nell’aria l’essenza di lavanda e si calmeranno.
Vi consiglio di scegliere sempre un olio essenziale puro, meglio se biologico; se l’olio non è puro può essere dannoso applicato sulla pelle e se lo usate nel bruciatore d’essenze il profumo scomparirà troppo velocemente.
E se la lavanda non vi piace?
Se vi desse fastidio come lo arrecava a me?
Probabilmente le note della lavanda non sono compatibili con voi, almeno in questo momento. Però non chiudetele la porta in faccia che magari prima o poi nascerà un amore!
Elena
1 Comment
Ottimo articolo Elena, ma soprattutto utilissimo. Grazie mille x le tue perle di saggezza.