Ciao a tutti!
Se avete curiosato i nostri articoli sugli oli essenziali o visto le grafiche su Instagram sempre sullo stesso argomento, avrete notato che vengono citate diverse volte delle tipologie di note.
In aromaterapia, la disciplina olistica che utilizza le proprietà degli oli essenziali per il nostro benessere, gli oli vengono suddivisi in categorie e abbiamo, quindi, convenzionalmente, note di testa, note di cuore e note di base.
È la volatilità di un olio a definire a che nota appartiene, dove con volatilità si intende la velocità di evaporazione.
Le note di testa sono molto volatili, agiscono in modo rapido sul corpo e sulla mente ma non durano a lungo. Il loro effetto è solitamente a livello umorale, ci danno un tocco di buon umore. Alcune note di testa possono essere eucalipto, arancio, limone, pompelmo, menta, tea tree.
Le note di cuore hanno una volatilità moderata, agiscono sul corpo in modo più lento ma più profondo rispetto agli oli di testa e il loro effetto interessa principalmente le funzioni del corpo. Alcuni esempi: lavanda, geranio, rosmarino, timo, melissa, camomilla.
Le note di base sono poco volatili, arrivano all’olfatto con calma ma persistono e agiscono in modo lento su corpo e mente. Hanno effetti sedativi e rilassanti soprattutto in caso di disturbi del sistema nervoso. Ne fanno parte gelsomino, sandalo, ylang ylang, zenzero, mirra, patchouli.
Gli oli essenziali posso essere usati singolarmente o miscelati tra loro: nel creare una miscela è importante tener conto del fattore note.
Unire in un diffusore solo oli di testa creerà una profumazione, magari piacevole, ma che si disperderà troppo in fretta. Creare un mix di sole note di base diffonderà nell’aria un profumo spesso troppo intenso che permarrà per giorni, ma che, in un primo momento, non si sentirà affatto.
I maestri profumatori, i maghi che creano i profumi, hanno la capacità olfattiva, di miscelare gli odori per creare mix unici, caratterizzanti ed evocativi. Nel nostro piccolo possiamo divertirci fondendo insieme profumazioni che ci piacciono, giocando con gli oli alla ricerca di un profumo che regali note positive al nostro corpo e alla nostra anima.
Creare per la nostra casa, una miscela solo nostra è quasi una meditazione, una piacevole ricerca per sentire la nostra tana ancora più un porto sicuro.
Ricordatevi solo che più gli oli essenziali sono puri e meno gocce servono: non esagerate, non fate prendervi la mano svuotando il boccettino d’olio nel brucia essenze. E soprattutto cercate di capire che note state utilizzando: se aprite un flaconcino di menta, il suo profumo vi colpirà subito; non vi capiterà la stessa cosa con del sandalo o della mirra.
Siete amanti di una tisana allo zenzero? Adorate il basilico in cucina? Tenete conto che gli oli essenziali sono molto molto più intensi della profumazione che sentite in cucina o al supermercato; anche qui andateci piano, una goccia, se il prodotto è puro, è più che sufficiente.
Considerate anche, per l’appunto, che alcuni profumi ci mettono più tempo ad arrivare al vostro naso, le note di base devono bruciare un pochino nel vostro dispositivo per gli oli essenziali prima di sorprendervi con il loro effetto: lasciategli tempo, non aggiungete gocce su gocce perché non avvertite nulla nell’aria.
E poi sperimentate! Ricordatevi che l’olfatto è il nostro senso primordiale, il senso che più utilizziamo da neonati ma che poi abbandoniamo a favore della vista. Ritrovare le nostre capacità olfattive è un modo piacevole per ritrovare il nostro benessere.
Provate, miscelate e fateci sapere che profumo ha la vostra casa e la vostra anima!
Buona giornata!
Elena