Ciao a tutti!
Oggi andiamo alla scoperta di un olio essenziale dal profumo molto intenso, che sa di Oriente, di Terre straniere e lontane: il Patchouli.
Si ricava da un’erba perenne che può raggiungere un metro di altezza, la Pogostemon cablin, che ha foglie lanuginose e fiori bianchi rigati di color porpora.
L’olio di Patchouli è di color arancione scuro con un odore dolce, esotico, di terra. Tanti lo amano, tanti non lo sopportano: sicuramente ha una profumazione tale che non può lasciare indifferenti.
Molto famoso negli anni Sessanta, perché usato dl movimento hippy, in Oriente viene usato da moltissimo tempo per profumare la biancheria in quanto si ritiene che le sue proprietà antisettiche ed insetticida aiuti a tener lontano le malattie. In Malesia e in alcune zone del Giappone, viene usato come antidoto per i morsi di alcuni serpenti velenosi.
L’olio essenziale viene estratto dalle foglie tramite distillazione a vapore ed è una nota di base con, appunto, un’intensità di odore molto elevata.
In dosi maggiori, il Patchouli è conosciuto da tempo in Oriente per le sue doti afrodisiache.
È utile come essenza per tenere la casa protetta da insetti.
La sua profumazione agisce sul nostro sistema nervoso: se usato in piccole dosi ha effetto sedativo, se in quantità maggiori ha effetto stimolante. Per questo è considerato uno degli oli più adatti alla stagione autunnale che a tanti porta malinconia, tristezza, apatia per la diminuzione delle ore di luce, per le piogge, la nebbia e il freddo. Usato, sempre con parsimonia, nel diffusore di essenze aiuta in caso di stress e di poca autostima: provate a diffonderlo delicatamente in una stanza quando vi state preparando per un esame importante o se state lavorando ad un progetto e avete bisogno di una marcia in più.
È molto utile anche se non vi siete ancora abituati al cambio d’ora e ne risentite a livello umorale.
Se ne usate una goccia diluita in un olio vettore vegetale (il classico olio di mandorle va benissimo) ottenete una miscela che ha ottimi poteri tonificanti e cicatrizzanti per la vostra pelle e che migliora la pelle più grassa.
La stessa miscela aiuta molto in caso di ritenzione idrica e cellulite soprattutto se ci aggiungete anche una goccia di olio essenziale di finocchio: massaggiate le zone interessate tutte le sere andando verso l’alto e noterete presto un miglioramento.
Non è un olio essenziale tossico, né irritante, né fotosensibile, ma la sua profumazione intensa diventa il suo maggior handicap: non esagerate mai con le quantità, una goccia nel diffusore di essenze è davvero più che sufficiente a meno che non siate amanti del suo profumo e quindi potete osare. Se volete sperimentarlo o se dividete gli spazi con chi avete paura non apprezzi questa nota così orientale, potete crearvi una vostra personale miscela personalizzata, aggiungendo nel diffusore altri oli essenziali.
In linea di massima, il Patchouli va d’accordo con la lavanda, il bergamotto, il geranio e la rosa. Se, invece, volete ricreare un ‘atmosfera esotica, il trio Patchouli, zenzero e incenso fa al caso vostro!
Come per tutti gli altri oli essenziali che abbiamo visto nei precedenti articoli, più il prodotto è buono, puro e, tendenzialmente, caro e più siete sicuri di ottenere i benefici dall’olio essenziale. Se l’olio è puro basta davvero una sola goccia nel diffusore per profumare una stanza ed è essenziale pure se decidete di diluirlo in olio vettore per idratare la vostra pelle. Ricordatevi che, a parte l’olio di lavanda, tutti gli oli vanno diluiti in olio vettore prima di essere utilizzati sulla cute.
Grazie per la lettura!
Vi abbraccio,
Elena