Ciao a tutti!
Oggi affrontiamo insieme un altro concetto chiave della Medicina Tradizionale Cinese e di molte discipline olistiche: il ciclo circadiano.
Come sappiamo per la Medicina Tradizionale Cinese, siamo attraversati da 12 Meridiani energetici principali dove scorre l’energia vitale che ci permette di star bene. Come abbiamo visto brevemente negli articoli sui 5 elementi, ognuno di questo Meridiani è strettamente correlato e interdipendente agli altri. Riprendendo il principio che tutto attorno a noi e in noi scorre in modo perpetuo e che una cosa nasce a spirala da qualcos’altro per poi trasformarsi ancora in altro, in ogni Meridiano l’energia pian piano sale, arriva all’apice e poi decresce nel momento in cui inizia ad aumentare l’energia in un secondo percorso energetico.
Il tutto è ben definito e regolamentato in modo che, nelle 24 ore del giorno, ogni Meridiano abbia un suo picco energetico e un suo minimo di energia. Per star bene dovremmo strutturare le nostre giornate in modo da assecondare questo ritmo.
In M.T.C. l’orologio dei nostri organi inizia alle 3 del mattino con il Meridiano del Polmone al top di energia, mentre quello di Vescica è al suo minimo. Alle 5 iniziano le due ore dove il Grosso Intestino è all’apice della sua forza, mentre il Rene è in fase di riposo. Dalle 7 alle 9 lo Stomaco è pronto a far colazione al meglio, mentre il Maestro del Cuore cala. Dalle 9 alle 11 è la volta di Milza in contrapposizione al Triplice Riscaldatore. Dalle 11 alle 13 il Cuore è pronto a farci comunicare al meglio, non a caso la maggior parte delle riunioni importanti con cibo annesso si fanno a pranzo e non a cena, ed in fase di riposo abbiamo la Vescica Biliare.
Dalle 13 alle 15 il Piccolo Intestino assolve il grosso del suo lavoro ed è il caso di non fare sforzi troppo impegnativi, mentre il Fegato sonnecchia un pochino.
Dalle 15 alle 17 iniziano le restanti dodici ore al contrario: per cui la Vescica è al top, mentre il Polmone vacilla: è il momento di bere in quantità per pulire il nostro organismo.
Dalle 17 alle 19 il Rene lavora molto ed è il momento per ricaricare a mille la nostra energia vitale, mentre il Grosso Intestino sconsiglia di mangiare troppo. Dalle 19 alle 21 il Maestro del Cuore inizia a metterci in condizione di riposo, mentre il Meridiano di Stomaco al minimo della sua energia ci imporrebbe di non mangiare troppo, anzi in teoria dovremmo proprio cenare prima.
Dalle 21 alle 23 il Triplice Riscaldatore inizia a metterci in modalità sonno, mentre la Milza va a dormicchiare e non dovremmo concentrarci troppo su problemi e preoccupazioni.
Dalle 23 all’ 1 di notte la Vescica Biliare fa rigenerare il corpo e il Cuore si mette a riposo, abbassando pressione sanguinea e temperatura corporea.
Dall’1 alle 3 il Fegato è al top rigenerando cute e muscoli, mentre il Piccolo Intestino dorme.
E da qui poi tutto reinizia…
Il ciclo circadiano ci aiuta a spiegare malesseri o disagi che insorgono sempre alla stessa ora: il mal di testa fisso alle 4 del pomeriggio, gli incubi alle 2 di notte, il mal di stomaco alle 8 del mattino. Ogni volta che un nostro acciacco sembra avere una sveglia che spacca il minuto, potremmo trovare una risposta attraverso questo aspetto che arriva dall’Antica Cina.
L’ideale per il nostro benessere olistico sarebbe quello di seguire questo ritmo, assecondando la naturale energia del corpo: svegliarsi presto, far colazione con calma, avere un attimo di pausa nel dopo pranzo, finire di lavorare alle 17 concedendosi un’attività fisica per poi cenare al massimo alle 19 e godersi il dopo cena in un’atmosfera rilassata senza pensieri per poi andare a letto entro le 23. Immagino di non essere la sola a vedere come un’utopia delle giornate scandite in questo modo…
Come sempre, il mondo olistico ci deve aprire uno spiraglio e non diventare una fissazione da inseguire a tutti i costi. La flessibilità mentale è fondamentale e dobbiamo trovare il giusto equilibrio, il giusto accordo tra ciò che siamo costretti a fare per pagare le bollette e ciò che dovremmo fare per mantenere il nostro benessere. Non è una cosa facile, ma sicuramente una sfida che possiamo vincere cercando di cambiare qualche piccola abitudine.
Vi abbraccio,
Elena