Ciao a tutti!
Per continuare il nostro viaggio nel mondo dell’hortusterapia, oggi parliamo della noce, frutto tipico della stagione autunnale.
Il noce è una delle specie vegetali più antiche presenti sulla Terra, non è facile attribuire la sua zona di origine, anche se molti studiosi propendono per la Cina, da dove poi si è diffuso conquistando India, Medio Oriente, Grecia e tutt’Europa. Esistono numerose varietà di alberi di noce, la più diffusa in Italia pare essere la varietà di Sorrento. Abbiamo numerose qualità di noci francesi e italiana molto simili tra loro e poi abbiamo le noci brasiliane e macadamia che cambiano molto per aspetto e sapore.
La noce è un alimento ricco di omega 3, di magnesio, potassio e calcio; ha una buona dose di vitamina, prima tra tutte la vitamina E. È anche fonte di proteine vegetali.
Gli acidi grassi omega 3 sono definiti grassi buoni che contribuiscono ad abbassare il colesterolo LDL e proteggono il nostro organismo da infiammazioni.
Le noci contengono, inoltre, l’acido ellagico, un antiossidante che dà benefici al sistema immunitario e su cui si stanno facendo studi per le proprietà anticancro.
Contengono, inoltre, melatonina naturale che è la sostanza che ci permette di mantenere il regolare ciclo sonno-veglia.
Proprio perché sono ricche di omega 3 e di sali minerali sono amiche del nostro sistema nervoso e del nostro cervello. Esiste anche una teoria (chiamata dei simili o delle segnature) che sostiene che i vegetali con forme simili a nostri organi sono d’aiuto proprio alla parte del nostro corpo che ricordano. Per questa teoria, il gheriglio di noce appare simile al cervello e per questo è l’alimento che più lo nutre.
La noce è anche un frutto amico dei nostri muscoli, in quanto contiene arginina che è un amminoacido che permette il giusto flusso sanguineo a livello muscolare.
Non dobbiamo, però, eccedere con l’uso delle noci perché sono altamente caloriche: apportano circa 650 calorie per 100 grammi. Non che sia facile mangiare 100 grammi di noce sgusciate, ma state comunque attenti a non eccedere con le quantità.
Le noci, a mio avviso, sono molto buone già così da sole, tant’è che dalle mie parti i nonni dicevano “pane e noci, pranzo da sposi”; ma sono usatissime in cucina sia per ricette dolci che salate. Provatele tritate nello yogurt ad esempio, o in uno strudel di mele o aggiunte al radicchio in insalata.
Come sempre, per l’hortusterapia la scelta migliore è non eccedere nelle quantità di cibo e variare il più possibile gli alimenti in base alla territorialità e alla stagionalità. (ovviamente allergie permettendo, e tanti soffrono di allergia alla frutta secca, purtroppo!)
Vi abbraccio!
Elena
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