Ciao a tutti!
Nello scorso articolo dedicato alla Riflessologia Plantare abbiamo avuto modo di conoscere insieme quali sono le sue origini. Nell’articolo di oggi parleremo invece dell’importanza dell’analisi visive e tattile.
Il Riflessologo Professionista, prima di iniziare un trattamento, deve sempre attentamente valutare quali sono le “condizioni energetiche” del ricevente in modo tale da modulare al meglio il trattamento stesso, rendendolo efficace al massimo e con l’ottica di ottenere uno stato di benessere non solo momentaneo ma sopratutto duraturo nel tempo.
Prima di iniziare il tatticamento dei punti riflessi l’Operatore esegue una serie di valutazioni visive e tattili del piede, in modo tale da capire quali sono le condizioni di partenza a livello energetico.
In questa fase vengono presi in considerazione i seguenti elementi: righe, callosità, gonfiori, colore del piede, dolore alla pressione, temperatura, risposta alla pressione, umidità o secchezza.
Righe: Sono segni che si riferiscono al passato. Più la linea è profonda, screpolata sui lati, più il disequilibrio in passato è stato forte. Se la riga appare molto rossa e dolorante al tatto abbiamo l’indicazione di una fase di riacutizzazione del disequilibrio.
Callosità: In presenza di tali segni è probabile che vi siano accumuli negli organi. La callosità indica una ipofunzionalità dell’organo riflesso relativo. Se di trattamento in trattamento il callo si sfalda ed inizia a scomparire è un buon segno in quanto segnale che l’organo si sta riequilibrando.
Gonfiori: Se il gonfiore è persistente nel tempo è segnale che vi è un disequilibrio che si è instaurato già da tempo. Se invece il gonfiore è intermittente (in alcuni giorni vi è ed in altri no) siamo in presenza di un disequilibrio che si sta instaurando in quel periodo. Di norma il gonfiore tende a manifestarsi con più frequenza sui punti riflessi di fegato, reni ed intestino tenue.
Colori: Una zona molto pallida denota una ipofunzionalità dell’organo riflesso. Il rossore indica invece una iperfunzionalità. Se il rossore diventa troppo marcato, virando quasi al viola, siamo in presenza di un disequilibrio più marcato (spesso riferito a problemi cardiaci e circolatori).
Dolore alla pressione: Quando il dolore è molto acuto, repentino e superficiale, siamo in presenza di un organo in iperfunzionamento. Se invece il dolore è debole e più profondo siamo in presenza di un organo in ipofunzionamento.
Temperatura: Il piede caldo è indice di iperfunzionamento degli organi. Viceversa il piede freddo è indice di ipofunzionamento.
Risposta alla pressione: Se il ricevente ha una sensazione di ipersensibilità durante tutto il trattamento di norma siamo in presenza di uno stato di debolezza generale. Al contrario se il ricevente non percepisce quasi nulla durante la stimolazione dei punti riflessi siamo in presenza di una situazione di iperfunzionamento.
Se dopo aver esercitato una pressione l’avvallamento che si crea durante la pressione scompare rapidamente siamo in presenza di iperfunzionamento dell’organo riferito. Se invece l’avvallamento persiste siamo in presenza di un segno di ipofunzionamento.
Umidità e secchezza: Un piede secco è segnale di iperfunzionamento di alcuni organi ed apparati. Un piede umido e molliccio è invece segnale di ipofunzionalità (spesse volte associato ad eccesso di liquidi nel corpo).
Per oggi e tutto e come sempre…grazie per l’attenzione!
Andrea