Ciao a tutti!
Nello scorso articolo dedicato all’idroterapia abbiamo avuto modo di conoscere le sue origini.
In questo articolo andremo a scoprire nel dettaglio una delle applicazioni idroterapiche più conosciute e cioè il bagno.
Il bagno può essere intero o parziale a seconda che il bagno ricopra tutto il corpo o soltanto una sua parte.
Il Bagno può essere:
Freddo
Se è con acqua a meno di 20°, non deve durare più di un minuto. Ha un effetto tonico sull’organismo.
Raffredato
Cioè prima caldo o tiepido e poi portato, per aggiunta di acqua fredda, fino a meno di 20°, in tal modo non è più pericoloso come quello freddo, pur conservando l’effetto tonico.
Caldo
Con acqua intorno ai 35°-38° ha effetto sedativo e di conciliazione con il sonno.
Caldissimo
Con acqua superiore ai 38°, cioè oltre la nostra temperatura interna corporea, provoca accellerazione del battito e del respiro e ha un effetto di sudorazione abbondante.
Di vapore
Questo bagno è una pratica idroterapica diretta ad ottenere un’abbondante sudorazione per via dei fumi del vapore acqueo surriscaldato immesso in un ambiente chiuso mediante una tubazione che raccoglie il vapore generato da caldaie. L’emissione del sudore inizia quando il termometro del camerino da bagno segna i 40°-42°, e diviene sempre più abbondante al crescere della temperatura (che non deve superare certi limiti). La durata del bagno di vapore è di circa un quarto d’ora o mezz’ora; dopo di che il soggetto passa ad un bagno d’acqua calda o tiepida, e quindi sotto l’azione di un massaggiatore.
Medicato
Per ottenere particolari effetti terapeutici, nell’acqua del bagno si aggiungono varie sostanze o farmaci capaci di produrre l’effetto benefico desiderato (per la composizione e preparazione è necessario chiedere al proprio medico).
Nel prossimo articolo dedicato all’idroterapia andremo a scoprire altri due tipi di applicazione e cioè la doccia e l’impacco.
Grazie come sempre per l’attenzione!
Andrea