Ciao a tutti!
Negli scorsi articoli dedicati all’idroterapia abbiamo avuto modo di conoscere le sue origini ed una delle sue applicazioni più conosciute e cioè il bagno.
In questo articolo andremo a scoprire le caratteristiche di altre due delle applicazioni idroterapiche più conosciute e cioè la doccia e l’impacco.
La Doccia
La doccia è una delle migliori forme di applicazione dell’idroterapia poiché il rinnovarsi incessante dell’acqua che giunge a contatto del corpo fa sì che gli stimoli meccanici e termici si ripetano senza tregua (al contrario del bagno o dell’impacco), con un insieme di effetti che non si ottengono da nessun’altra forma di applicazione idroterapica.
Le docce fredde (10°-14°) aumentano il tono del sistema neuro- vegetativo (cioè del nostro sistema psico-fisico fatto di relazioni ed emozioni insieme al sistema fisico a sé stante, che fa “vegetare” il nostro corpo), attivano il ricambio organico e temprano l’organismo contro le oscillazioni della temperatura ambientale (prevenendo così raffreddori, bronchiti, ecc.).
Le docce calde (30°-35°) sono benefiche per la loro azione sedativa sul sistema nervoso in generale.
Gli Impacchi
Gli impacchi consistono in una pratica terapeutica che utilizza panni imbevuti di acqua calda o fredda, da avvolgere attorno alle parti del corpo (impacco parziale) o a tutto il corpo (impacco generale) con la sovrapposizione di una coperta di lana a scopo coibente, cioè allo scopo di far disperdere il caldo o il freddo.
L’impacco può avere un effetto generale (ad esempio con azione sedativa ed antipiretica contro le febbri alte attraverso l’uso d’impacchi freddi) oppure un effetto locale (caldo quando serve a calmare dolori, freddo su contusioni, distorsioni, etc…).
Con questo di oggi abbiamo completato il “trittico” di articoli dedicati all’idroterapia. Spero che l’argomento sia stato di vostro interesse e come sempre…fateci sapere!
Grazie per l’attenzione!
Andrea