Ciao a tutti!
Abbiamo già avuto modo di conoscere, in un precedente articolo, l’igiene ambientale andando a porre l’attenzione prevalentemente sui nodi di Hartmann.
In questo articolo porremo l’attenzione su un’altra della cause di nocività dell’ambiente e cioè il Gas Radon.
E’ stato scoperto nel 1899 ed è un radioattivo che si forma dal decadimento alfa del radio, generato a sua volta dal decadimento alfa dell’uranio. Si tratta di un gas inodore ed incolore.
Studi scientifici ci indicano che il gas radon è un gas molto pesante ed è pericoloso per la salute umana, sopratutto se inalato in quantità significative.
Uno dei principali fattori di rischio del radon è legato al fatto che, accumulandosi all’interno di abitazioni, è la seconda causa di tumore al polmone, specialmente tra i fumatori.
Si tratta quindi di un agente cancerogeno (l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, lo ha classificato nel Gruppo 1, come il fumo e l’amianto), la cui esposizione nei luoghi chiusi aumenta il rischio di contrarre un tumore polmonare. L’entità del rischio dipende ovviamente dalla concentrazione di radon a cui è esposti.
Dove la presenza del radon può essere più elevata?
Per “mitigare” gli effetti del gas radon è consigliabile una ventilazione frequente degli ambienti in cui si soggiorna maggiormente ed evitare di fumare nei luoghi chiusi.
Nel caso della costruzione di nuovi edifici, è bene accertarsi che siano state prese misure adatte a evitare l’ingresso del radon, come la predisposizione di vespai areati, di pavimenti galleggianti e l’isolamento di cantine e seminterrati.
Nel caso si voglia procedere con una “diagnosi” ambientale e con la mitigazione degli effetti del Gas Radon è possibile contattare aziende specifiche che, grazie ad apposite strumentazioni, sono in grado di rilevare i potenziali di rischio ed a consigliare le opportune “contromosse”
Grazie come sempre per l’attenzione!
Andrea