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Igiene ambientale – Seconda Parte

Pubblicato da Andrea e 7 Gennaio 2019
Categorie
  • Olismo
Tags
  • igiene ambientale
  • radon

Ciao a tutti!

Abbiamo già avuto modo di conoscere, in un precedente articolo, l’igiene ambientale andando a porre l’attenzione prevalentemente sui nodi di Hartmann.

In questo articolo porremo l’attenzione su un’altra della cause di nocività dell’ambiente e cioè il Gas Radon.

E’ stato scoperto nel 1899 ed è un radioattivo che si forma dal decadimento alfa del radio, generato a sua volta dal decadimento alfa dell’uranio. Si tratta di un gas inodore ed incolore.

Studi scientifici ci indicano che il gas radon è un gas molto pesante ed è pericoloso per la salute umana, sopratutto se inalato in quantità significative.

Uno dei principali fattori di rischio del radon è legato al fatto che, accumulandosi all’interno di abitazioni, è la seconda causa di tumore al polmone, specialmente tra i fumatori.

Si tratta quindi di un agente cancerogeno (l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, lo ha classificato nel Gruppo 1, come il fumo e l’amianto), la cui esposizione nei luoghi chiusi aumenta il rischio di contrarre un tumore polmonare. L’entità del rischio dipende ovviamente dalla concentrazione di radon a cui è esposti.

Dove la presenza del radon può essere più elevata?

  •  Nelle abitazioni costruite su terreni granitici o ricchi di tufo
  •  In edifici le cui fondazioni poggiano direttamente sul terreno,
  • Nei locali comunicanti direttamente con cantine o seminterrati tramite botole o scale
  • Nelle costruzioni in cui sono state utilizzate argille contenenti alluminio, granito, tufo, porfido, basalto, pietre laviche.

Per “mitigare” gli effetti del gas radon è consigliabile una ventilazione frequente degli ambienti in cui si soggiorna maggiormente ed evitare di fumare nei luoghi chiusi.

Nel caso della costruzione di nuovi edifici, è bene accertarsi che siano state prese misure adatte a evitare l’ingresso del radon, come la predisposizione di vespai areati, di pavimenti galleggianti e l’isolamento di cantine e seminterrati.

Nel caso si voglia procedere con una “diagnosi” ambientale e con la mitigazione degli effetti del Gas Radon è possibile contattare aziende specifiche che, grazie ad apposite strumentazioni, sono in grado di rilevare i potenziali di rischio ed a consigliare le opportune “contromosse”

Grazie come sempre per l’attenzione!

Andrea

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