Ciao a tutti!
Con questo articolo continuiamo il nostro viaggio nel mondo dello Shiatsu.
Abbiamo già avuto modo di conoscere le peculiarità del metodo Namikoshi e oggi ci concentreremo sulle caratteristiche del metodo Masunaga.
Shizuto Masunaga nasce a Kure nel 1925. Nel 1949 si Laurea in psicologia a Kyoto e sin da subito inizia il suo percorso nello Shiatsu, prima come studente e poi collaborando per molti anni con Tokujiro Namikoshi (che, ricordiamolo, è colui che ha scoperto e codificato la tecnica Shiatsu). La collaborazione dura sino a che Masunaga ritiene opportuno prendere un’altra strada poiché, a suo dire, la tecnica proposta da Namikoshi è eccessivamente orientata ad una visione anatomica e fisiologica della salute dell’individuo.
Secondo Masunaga infatti era più opportuno ampliare questa visione andando a valutare anche gli aspetti puramente più energetici, prendendo spunto dal grande bagaglio informativo proveniente dalla Medicina Orientale.
Prendendo spunto da questi ultimi aspetti Masunaga elabora la sua tecnica Shiatsu, chiamata Zen Shiatsu.
Diventa membro della Società Giapponese di Psicologia e di Medicina Orientale e nel 1968 fonda l’Istituto di Ricerca Iokai.
Lo Zen Shiatsu verte quindi sul principio base che è la visione energetica del ricevente in quanto “persona” e non solamente come corpo fisico che evidenzia una specifica problematica.
Secondo la visione dello Zen Shiatsu la salute dell’uomo non è semplicemente un problema fisiologico autonomo ma un disequilibrio più vasto nell’ambito dell’evoluzione personale, comprendente anche tutti gli aspetti funzionali, energetici, psichici ed anche spirituali. Tutto sempre con l’ottica di stimolare i naturali processi di autoguarigione del ricevente.
La tecnica Masunaga introduce inoltre nuovi aspetti operativi come, tra gli altri, la bimanualità (cioè l’uso in contemporanea della mano madre e della mano figlia) e la pressione portata attraverso l’appoggio graduato e modulato del peso del corpo attraverso l’utilizzo di Hara.
Sperando che l’articolo via sia piaciuto vi ringrazio come sempre per l’attenzione!
Andrea