Ciao a tutti!
Oggi vorrei parlarvi di un utilizzo degli oli essenziali che si sta diffondendo velocemente negli ultimi anni: direttamente nei nostri piatti in cucina.
Gli oli essenziali in cucina posso essere utili per creare piatti sorprendenti, dal gusto intenso e soprattutto, ovviamente, profumatissimi.
Gli oli essenziali occupano poco spazio in dispensa e con una goccia cambiano immediatamente anche un semplice piatto di riso o di pasta in bianco creando un mix di gusto e profumo che ci regala un’esperienza gastronomica originale.
Mantengono integre le caratteristiche delle piante da cui provengono e possono aiutarci a mantenere o a ritrovare il loro benessere sia fisico che emozionale, in base all’essenza che scelgo di utilizzare.
La gran parte degli oli essenziali, inoltre, hanno proprietà favorevoli al nostro apparato digerente e assimilandoli con il cibo oltre a far bene al nostro palato diamo una mano alla nostra digestione, magari attenuando disturbi che ci infastidiscono con il tempo.
La cosa fondamentale che non dobbiamo mai e poi mai dimenticarci è che gli oli essenziali sono potentissimi e che vanno usati solo se puri, adatti all’uso alimentare e possibilmente biologici. Se volete sperimentare in questo campo, diventa pericolosissimo per la nostra salute utilizzare degli oli non puri, di scarsa qualità e di basso prezzo, dove solo diluite altre sostanze oltre all’olio essenziale.
E poi mai eccedere con la quantità: una goccia è più che sufficiente, per lo meno al primo esperimento!
Ricordatevi che se siete allergici a qualche fiore, albero o spezia sarete quasi sicuramente anche allergici agli oli essenziali, quindi evitate. Meglio non utilizzare oli in cucina anche se siete in gravidanza e in allattamento. Se, invece, assumente farmaci consultatevi con il vostro medico. Non cadete nell’errore di pensare che tutto ciò che è naturale possa solo fare del bene: gli oli essenziali sono potenti sia nel bene che nel male. Per l’uso alimentare degli oli, meglio rispettare la data di scadenza impressa: alcuni oli, specie quelli degli agrumi, mantengono le loro proprietà solo se utilizzate entro un X di tempo. (se sono scaduti, potete utilizzarli tranquillamente nel bruciaessenze).
Rispettate queste premesse, potete iniziare la vostra nuova esperienza in cucina. Gli oli essenziali di timo, basilico, origano, menta, alloro, salvia e finocchio sostituiscono appieno le foglioline essiccate o fresche. Lo stesso vale per le spezie come cannella, zenzero, ginepro e coriandolo.
Nei dolci la buccia di arancia o limone può essere sostituita da una goccia di olio essenziale e per esperienze creative potete buttarvi sui fiori come lavanda, rosa, geranio o neroli.
Gli oli essenziali non si diluiscono in acqua e non posso MAI essere usati puri. Vanno sempre diluiti in un vettore che in cucina può diventare un cucchiaio di olio o un cucchiaio di miele e la dose è una goccia di olio essenziale per un cucchiaio di sostanza vettore. Possono anche essere diluiti in panna, yogurt, burro, salse a base d’uovo o sciroppo d’acero: diciamo in tutte le sostanze ricche di grassi o di zuccheri.
Vanno miscelati a freddo e poi aggiunti al piatto, l’ideale è aggiungerli a fine cottura o in cotture a fuoco bassissimo perché il caldo intenso fa evaporare troppo velocemente l’olio essenziale.
Un paio di ricette facili facili per iniziare la sperimentazione: diluite una goccia di olio essenziale di lavanda in un cucchiaio di olio di oliva e usatelo per condire un semplice piatto di pasta con l’aggiunta di rosmarino fresco.
Fate cuocere delle mele e insaporitele con un cucchiaio di miele in cui avrete diluito una goccia di olio essenziale di cannella: per me è buon umore assicurato!
Un abbraccio!
Elena