Ciao a tutti!
in questo articolo vorrei parlarvi del Palo Santo.
Il Palo Santo è un albero presente nel Sud-America e nelle Galapagos, che, in realtà sarebbe la Bursera graveolens ma che viene chiamato Palo Santo perché fiorisce nel periodo natalizio. In Sud America con questo nome vengono chiamati anche altri alberi, ma le proprietà della Bursera graveolens sono nettamente migliori dei suoi simili.
Da questo albero vengono ricreati principalmente dei paletti che possono essere bruciati in modo simile all’incenso. Ma il Palo Santo può essere usato anche sotto forma di olio essenziale, di conetti, trucioli.
Il Palo Santo ha la capacità di purificare l’ambiente, liberandolo da energie negative e da secoli in Sud America viene utilizzato in riti e cerimonie. Molti operatori olistici, soprattutto in questi ultimi anni, hanno iniziato ad utilizzarlo per purificare l’ambiente di lavoro o per preparare lo studio in vista di trattamenti impegnativi. Per chi ha un’anima rivolta alla sfera spirituale ed energetica, il Palo Santo diventa il prezioso alleato ogni volta che si entra in un ambiente nuovo, per sentire più a casa e più al sicuro: quasi come se con la sua profumazione legnosa e mistica allontanasse da noi ogni elemento negativo o non nelle nostre corde.
Il suo profumo legnoso ha caratteristiche rilassanti sia a livello fisico che emozionale: se utilizziamo il suo olio essenziale diluito in olio di mandorle alleviamo dolori muscolari e reumatici; se lo utilizziamo in massaggio più rilassanti ed emozionali possiamo ottenere un effetto di profondo rilassamento che porta anche buon umore. Alcuni testi lo definiscono come il “profumo dell’anima” perché va a calmare stati d’ansia e tristezze immotivate.
Può essere utile in caso d’insonnia, se bruciato alla sera non tanto in camera da letto quanto nella fase di relax post cena.
Tradizionalmente, si dice che vada ad agire sul Chakra della Gola, proprio perché agendo a livello antibatterico, antisettico e antinfiammatorie, favorisce le vie aeree superiori, alleviando raffreddore, tosse e fasi allergiche.
Unito a creme e detergenti va a nutrire in profondità la pelle pulendola da imperfezioni diventando molto utile in caso di acne, pelle secca o pelle grassa.
La produzione di Palo Santo è tra le poche che non va a creare un “danno” ambientale: viene ricavato dai legni che naturalmente cadono a terra e che si seccano in autonomia con il passare del tempo. Per avere il profumo caratteristico, che viene dato dalle mucillagini che vanno a ricoprire il legno ed attivando un processo di fermentazione, ci vogliono dai 4 ai 10 anni. Se venisse raccolto direttamente dagli alberi non avrebbe né le sue caratteristiche né la profumazione che lo contraddistingue.
L’odore del Palo Santo è sicuramente particolare e deve piacere; se amate i profumi legnosi e l’incenso provate anche il Palo Santo: potrebbe conquistarvi!
Fateci sapere!
Elena