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I Passaggi di chiusura in Riflessologia Plantare

Pubblicato da Andrea e 28 Febbraio 2019
Categorie
  • Olismo
  • Riflessologia
Tags
  • olismo
  • riflessologia
  • riflessologia plantare

Ciao a tutti!

Abbiamo già avuto modo in altri articoli di conoscere quali sono le origini della Riflessologia Plantare, l’importanza dell’analisi visiva e tattile ed i benefici.

In questo articolo andremo a scoprire l’importanza dei passaggi di chiusura (chiamati anche “di completamento”) di un trattamento di Riflessologia Plantare.

Come abbiamo già detto nei precedenti articoli uno degli obiettivi principali di un trattamento di Riflessologia Plantare è quello di ottenere un completo riequilibrio energetico del soggetto/utente trattato (ricordiamo sempre che non si utilizza “paziente” poiché tale termine è di esclusiva competenza medica!) attraverso la stimolazione di specifici punti riflessi relazionati ad organi ed apparati del corpo.

Durante il trattamento il nostro ricevente raggiunge progressivamente un profondo livello di rilassamento ed in tal modo la risposta dei punti riflessi è ottimale e permette di ricevere il massimo beneficio possibile in termini di riequilibrio. In alcuni casi il ricevente raggiunge quasi uno stato di pre-sonno. Sono segnali importantissimi poiché sta a significare che il ricevente si è completamente affidato al proprio operatore, ha massima fiducia in lui, raggiungendo un ottimale livello empatico (condizione importantissima per la buona riuscita di un trattamento).

Al termine del trattamento dobbiamo quindi “risvegliare” in modo dolce il nostro ricevente attraverso alcune manovre leggere ma che nel contempo trasmettano, in modo non verbale, il messaggio “abbiamo terminato il trattamento”.

Possiamo eseguire alcune leggere frizioni sia nella zona plantare che sul dorso, seguite da alcune manovre di sfregamento dei polpastrelli del dito alluce. A questo punto possiamo eseguire alcune manovre di rotazione del piede con una mano in supporto avvolgente nella zona tallonare. Completiamo quindi con alcune leggere pressioni “a pugno” nella zona plantare. In seguito, molto lentamente, stacchiamo il contatto delle nostre mani dai piedi.

In tal modo è quasi assicurato che il ricevente si “risvegli” in modo dolce e percepisca in modo automatico che è il trattamento è giunto al termine.

Sperando che l’articolo vi sia piaciuto, come sempre restiamo a disposizione per ogni domanda/dubbio!

Grazie!

Andrea

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