La caratteristica principale della medicina orientale, e ciò che la differenzia profondamente da quella occidentale, è l’approccio alla patologia. Più che al sintomo, i medici orientali sono interessati alla causa della malattia, che per loro deriva sempre da uno squilibrio energetico.
I punti tsubo rappresentano le “porte” bioenergetiche attraverso le quali poter manipolare la nostra energia, al fine di ristabilirne l’equilibrio e ritrovare il benessere fisico e mentale.
Non a caso il loro nome, tsubo in
giapponese e “xuè” in cinese”, significa “caverna”,
“fessura”: sono 361, situati in precise parti del corpo e
mediante la loro stimolazione è possibile trattare disturbi e
alleviare sintomatologie dolorose.Il massaggio ayurvedico non è una semplice tecnica di manipolazione, è molto di più. É un vero e proprio trattamento olistico, che mira a riequilibrare le forze psichiche, fisiologiche ed energetiche che governano corpo e mente. Nato in India ben 5000 anni fa, è parte integrante dell’Ayurveda, la tradizionale medicina indiana che coniuga l’attenzione e la cura per il corpo con quelle per lo spirito e la mente. Il nostro benessere non è solo il risultato di un corpo sano, ma necessita anche di un flusso emozionale positivo e di una pacata spiritualità. Questa complessa filosofia indiana comprende, infatti, un’alimentazione corretta, sedute di meditazione, stili di vita sani, la pratica dello yoga e, ovviamente, i massaggi: un insieme di tecniche e buone pratiche quotidiane finalizzate a curare disagi e disturbi, ma soprattutto a mantenere un armonioso equilibrio psicofisico.
Secondo le culture orientali l’intero universo è pervaso da un’energia primitiva, alla base della vita stessa, che, quando fluisce in modo armonioso, fa sì che tutte le forze concorrano al bene. L’uomo non fa eccezione: anche l’essere umano è animato da questa forza vitale, o bioenergia, che scorre ordinatamente lungo dei canali ben precisi, chiamati meridiani. Quando il flusso è stabile e ordinato, il corpo gode di ottima salute, altrimenti si ammala.
Osservando i loro pazienti, i medici orientali si sono accorti che, in concomitanza con la malattia, determinati punti del corpo umano diventano più caldi, freddi, molli, solidi, doloranti o insensibili e questo li ha indotti a pensare che fossero questi i luoghi in cui l’energia trovasse ostacoli al suo libero fluire. Queste aree sono chiamate “punti tsubo” e si trovano lungo i meridiani che percorrono il nostro corpo, dalla testa ai piedi. Attraverso queste zone è possibile arrivare al “ji”, all’energia vitale, e manipolandola si è in grado di trattare efficacemente disturbi di vario genere, riportando in equilibrio il flusso energetico.
I punti tsubo, in estrema sintesi, sono quindi le zone del corpo dalle quali affiora la nostra energia, dei “buchi” che aprono un varco verso una dimensione più interiore e questa cosa potrebbe anche farvi un po’ impressione. La buona notizia, però, è che attraverso la loro manipolazione è possibile andare a correggere lo squilibrio energetico che affligge la vostra salute.
L’intervento vero e proprio sul punto tsubo è mirato a sbloccare un accumulo di energia o a rimuovere eventuali ostacoli che impediscano il suo fluire. Ma, in alcuni casi, l’operatore può addirittura intervenire sul buon funzionamento di organi interni, lavorando sui punti tsubo ad essi collegati.
I punti tsubo sono generalmente localizzati in prossimità di piccoli avvallamenti nella superficie corporea e corrispondono quasi sempre a zone estremamente sensibili alla manipolazione.
Gli operatori che praticano l’agopuntura o il massaggio shiatsu, le due discipline che più utilizzano queste porte energetiche, conoscono alla perfezione la mappa di questi punti e, attraverso la digitopressione o l’inserimento di piccoli aghi nelle zone interessate, sono in grado di trattare una vasta serie di disturbi ed esercitare un’azione antalgica su un gran numero di affezioni dolorose.
La manipolazione di questi punti bioenergetici deve essere sempre affidata a operatori specializzati. Sono veri e propri varchi sulla nostra energia vitale: non vale la pena concedere l’ingresso a chiunque!
Come sempre…grazie per l’attenzione!
Andrea