Tra tutte le discipline che si propongono di aiutare a vivere meglio, la Sofrologia è senz’altro la meno conosciuta, sebbene sia diffusissima in Francia, Belgio e Olanda.
Il nome la dice lunga sulla sua impostazione teorica e sugli obiettivi che si prefissa, dal momento che il termine sofrologia deriva da tre parole greche, sos (armonia), phren (coscienza) e logos (studio): tradotto, più o meno letteralmente, significa quindi “studio dell’armonia della coscienza”.
Ispirata da discipline orientali, quali lo zen e il buddismo, la sofrologia integra e applica metodi di rilassamento tipicamente occidentali, come il training autogeno e l’ipnosi, codificando precise tecniche ed esercizi che insegnano a conoscere se stessi, sia da un punto di vista fisico, che da quello mentale ed emotivo.
Il training sofrologico è il risultato di questa elaborazione teorica ed è utilizzato per ristabilire uno stato di coscienza equilibrato, in grado di affrontare le difficoltà della vita con positività, resilienza e coraggio.
Negli anni 60 un dottore dell’Ospedale di Madrid, lo psichiatra colombiano Alfonso Caycedo, comincia ad averne abbastanza di elettroshock e coma insulinico come uniche terapie per curare i suoi pazienti e comincia a guardare con interesse alle discipline orientali, che sembrano in grado di assicurare all’individuo serenità ed equilibrio. Dopo un soggiorno in India, durante il quale entra in contatto con gli yogin, i monaci buddisti e quelli zen, intuisce che modificando lo stato mentale dei suoi pazienti, può guarirli dalla loro patologia. Nasce in questo modo la Sofrologia Caycediana (dal nome del suo teorico), un metodo per equilibrare la mente, conoscere se stessi e migliorare la qualità della propria vita.
Fondamentalmente il fine ultimo degli esercizi sofrologici è quello di insegnare ad essere felici. Le tecniche di rilassamento dinamico, di visualizzazione di immagini positive e di integrazione dello schema corporeo hanno il compito di insegnare il controllo sulle proprie emozioni e sensazioni. Le sedute permettono di acquisire gli strumenti necessari ad affrontare il proprio lato emotivo e psicologico e a poterlo dominare, senza cadere preda di angosce e paure. Durante il training sofrologico l’individuo acquisisce piena consapevolezza di corpo, emozioni, sensazioni e pensieri. Nello stesso tempo raggiunge la lucidità necessaria per analizzare e ridare il giusto peso a preoccupazioni e tensioni, raggiungendo quindi un equilibrio interiore sufficiente per sperimentare un generale stato di benessere.
In estrema sintesi, il training sofrologico insegna ad amarci e rispettarci, a ritrovare un approccio positivo nei confronti della vita e a raggiungere una corretta armonia psicofisica.
Il training sofrologico è efficacemente utilizzato per alleviare numerosi disturbi psico-emotivi.
In campo psicologico è utile per il trattamento contro lo stress e la depressione, si rivela un valido aiuto per superare la perdita di una persona cara e per affrontare una malattia importante, propria o di un familiare.
Aiuta nelle difficoltà relazionali , nelle dipendenze, nelle situazioni conflittuali e migliora la gestione dell’aggressività e della rabbia.
Per la sua versatilità, la sofrologia trova spazio anche in ambito professionale, aumentando la motivazione al lavoro e al gioco di squadra, mentre in campo pedagogico ottiene buoni risultati nell’aiutare a recuperare la fiducia in se stessi e nell’aumentare la capacità di concentrazione e memorizzazione.
Grazie come sempre per l’attenzione!
Andrea