La nostra cucina ha un ruolo importante nella vita della casa. È il luogo in cui si prepara il cibo e il cibo è quello che ci permette di vivere. Inoltre, è il luogo dove la famiglia si ritrova per mangiare ma anche per scambiarsi pensieri, informazioni, emozioni. La cucina è il più delle volte il luogo più vissuto della casa, dove i bambini fanno i compiti o dove accogliamo l’amica del cuore per una tazza di the.
È sicuramente un luogo “intimo”: non faremmo mangiare chiunque nella nostra cucina e se abbiamo ospiti importanti e possibilità di spazio, il più delle volte si sceglie di farli pranzare in sala.
La cucina è il focolare domestico con il suo caos, i suoi profumi o all’opposto il regno perfetto, pulito e ordinato della padrona di casa.
Per l’antichissima arte del Feng Shui, che ci suggerisce come sfruttare e disporre al meglio gli spazi per avere una casa il più possibile compatibile con noi stessi, la cucina è un posto importante, il cuore pulsante della casa. D’altra parte, stiamo parlando di una disciplina secolare per cui il luogo dove si prepara il cibo è visto come un luogo sacro soprattutto nei tempi in cui più cibo era possibile servire a tavola, più importante era la famiglia che abitava in quegli spazi abitativi.
Per il Feng Shui, la cucina non dovrebbe essere un open space subito accessibile dall’ingresso della casa: in questo spazio dovrebbe entrare solo energia positiva e una porta dovrebbe essere in grado di separare la cucina da occhi indiscreti o da energie negative. Dove con energie negative si intendono anche e soprattutto oggetti sporchi, possibili contaminazioni dei cibi, polvere e sporco che potrebbero entrare dall’esterno. Che è poi il motivo, per cui, in generale per tutta casa sarebbe meglio girare o scalzi o con calzature usate esclusivamente per l’interno.
La cucina dovrebbe essere in una zona centrale della casa, facilmente raggiungibile da ogni stanza ma per l’appunto isolata da almeno una porta.
Dovrebbe poi anche avere luce e possibilità di areazione: portefinestre e finestre dovrebbero sufficienti per illuminare lo spazio durante le ore di luce, ma senza essere sopra alla zona dei fornelli, per non disperdere il calore che serve a cucinare e, soprattutto, per evitare che una finestra aperta in prossimità di pentole e fuochi accessi possa causare danni magari per una folata di vento improvvisa.
La cucina dovrebbe avere colori vivaci, che aiutino a socializzare e a dare il buon umore: giallo e arancione sia sulle pareti che nei dettagli possono essere un aiuto a rendere sereno ed accogliente l’ambiente.
Se ci piace cambiare e ci stanchiamo in fretta di colori accesi, optiamo tranquillamente per pareti bianche o panna o grigio chiaro, usando poi il colore per gli arredi o i dettagli come tende, tovaglie, asciugamani, orologio da parete, poggia mestoli e così via…
Poco positivi, invece, le tonalità spente in questa stanza perché non favorirebbero la voglia di mangiare e di stare insieme.
La cucina non deve essere quella da rivista tutta perfetta e lucida, deve dare l’idea e deve essere effettivamente vissuta. Ma assolutamente pur mantenendo “vita” deve essere pulita: via tutto ciò che non serve, anche a livello di scorte alimentari. Siamo abituati a riempire scaffali e pensili di ogni tipo di cibo, ma dovremmo lasciarci spazio, soprattutto se non viviamo così isolati da andare al supermercato una volta al mese.
Non servono piatti e posate per un reggimento, il Feng Shui boccia l’idea di servizi di piatti depositati da anni in attesa di essere usati. Buttare via quello che non usiamo più da mesi è un buon modo per fare spazio al nuovo sia nella nostra cucina che metaforicamente nella nostra vita.
Assolutamente no al lavello pieno di piatti da lavare per giorni e l’immondizia dovrebbe essere ben stoccata e gettata non appena possibile.
In cucina non deve rimanere l’odore del cibo, per cui cambiare aria dopo aver cucinato è utile anche per non creare reazioni olfattive spiacevoli a che rientra in casa.
I pensili e i mobili dovrebbero essere ordinati e chiusi: ciò che contengono dovrebbe essere tutto a porta di mano senza grandi traslochi ma avere l’antina ci permette di mantenere una parvenza di ordine anche quando non siamo così perfettamente precise.
E poi, soprattutto, la nostra cucina deve parlare di noi, dobbiamo sentirla nostra: il centro della nostra casa dove abbiamo voglia di tornare dopo una giornata stressante per rifugiarci e ritemprarci!
La vostra cucina rispecchia il Feng Shui?
Fateci sapere!
Un abbraccio,
Elena