Conoscere tecniche differenti è utile per andare il più possibile incontro alle esigenze dei nostri clienti. Non siamo tutti uguali per fortuna e dietro ad un problema simile vi sono persone diverse, con differenti esigenze e stili di vita.
Vi vorrei fare un esempio pratico partendo da una mia giornata in studio.
Barbara è una mia cliente con qualche morbido chilo in più, per nulla sportiva, costretta per lavoro a scarpe con tacco alto e a stare in piedi per ore. Due figlie, cane e gatto: è sempre di corsa tra scuole, lavoro, attività dei figli, spesa, passeggiata con il cane, lavori domestici… insomma vita normale di persona normale, tendenzialmente felice e dalla risata contagiosa. Una di quelle persone che quando va via ti lascia un sorriso.
Ha, come le chiama lei, due “magagne”, male ai piedi e difficoltà ad addormentarsi alla sera. Mi chiede un trattamento solamente zonale anche perché non ama tanto farsi massaggiare.
Decidiamo insieme per un massaggio decontratturante del piede che va incontro alle sue necessità. Questo tipo di trattamento olistico concentrato solo sulle nostre estremità si pone come obiettivo quello di andare a sciogliere tensioni muscolari causate da posture scomode, in assenza di traumi o patologie.
Lavorando il piede accuratamente sia in zona plantare che dorsale si riattiva la circolazione e si dà fiato ad una muscolatura costretta a stare ferma rinchiusa in scarpe strette e scomode.
Inoltre, togliendo tensione in questa estremità si permette anche a l’energia della testa di defluire: è come se ricreassi spazio per far scendere ciò che è troppo concentrato in altro, come i troppi pensieri.
Decido di eseguire il trattamento con l’aiuto di qualche goccia di olio essenziale di lavanda diluito in un olio di mandorle, per aumentare l’effetto rilassante del trattamento sia a livello fisico che emozionale.
Il trattamento si esegue solo con le mani e questo permette di dosare la forza delle mie pressioni in modo da non creare mai particolare dolore o fastidio.
Barbara viene da me con costanza quasi tutte le settimane: il suo stile di vita non cambia e il fastidio ai piedi ritorna seppur non così violento dopo 3 o 4 giorni dalla seduta. In compenso non ha più avuto problemi nell’addormentarsi. Il massaggio non solo le dona sollievo ma le permette di prendersi una pausa dalle sue corse quotidiane.
Edoardo è un ragazzo dal passato sportivo, che lavora in ufficio ma che sfrutta ogni suo secondo libero per le sue passioni: la corsa e la chitarra. Ama tutto ciò che sa di Oriente e di esotico, affascinato dalla teoria energetica e dalla filosofia buddista. L’ho visto per la prima volta settimana scorsa e, anche se non sapeva bene cosa esattamente volesse ricevere, aveva le idee piuttosto chiare sulla sua situazione corpo-mente-spirito. Accusava un fastidio al piede destro che lo frenava nella corsa, ma che arrivava da una contrattura del polpaccio trascurata e ignorata per tempo. In più era in un periodo di stallo mentale, non riusciva ad uscire da una certa apatia che non gli permetteva di essere la persona attiva che era. Si sentiva come se avesse una nube di noia attorno. La sua mente aveva come chiodo fisso quel piede che non rispondeva perfettamente alle sue aspettative: un dolore non invalidante, ma noioso, già valutato dal medico che lo aveva valutato come un sovraccarico di lavoro. Ma dopo 15 giorni di riposo dalla corsa, veniva da me per “far pace con quel piede”. In modo simpatico ma perentorio mi chiede di non proporgli sedute su sedute che lui tendenzialmente non ha tempo o meglio il suo tempo lo passa volentieri altrove: il mondo olistico è un utile per star meglio ma non è una parentesi di relax.
Gli propongo il Thai del piede: trattamento energetico che arriva dalla Thailandia, che lavora in modo incisivo su piedi, polpacci e muscoli tibiali sia con le mani che con uno stick di legno di rosa. Scioglie la muscolatura ma stimola precisi punti energetici che vanno a dare imput su tutto il corpo. Un lavoro sull’estremità per dare riequilibrio energetico, non esattamente rilassante perché intenso ma di grande efficacia.
Si utilizza una particolare miscela di olio e di crema base che permette alle mani di frizionare con energia sia con il palmo che con le nocche per poi eseguire digitopressioni precisi su tutta la zona da ginocchio a caviglia.
Oggi lo rivedo e mi dice che … risultato raggiunto! Piede reattivo e soprattutto percezione generale di benessere e tonicità sia mentale che fisica. Ripetiamo la seduta ancora oggi, a distanza di una settimana, per fissare il tutto e poi… alla prossima occasione, sempre ammesso che ci sarà.
Il bello del lavoro olistico per me sta proprio in questo: suggerire una risposta ad una richiesta e poi… vedervi andar via lasciandomi un sorriso!
Vi abbraccio!
Elena