Molto spesso durante i nostri corsi in aula arriva la solita domanda, che suona pressappoco così: “Come mi preparo al trattamento? Come posso dimenticare i miei problemi e concentrarmi unicamente su ciò che sto per fare? Come faccio soprattutto a non farmi sopraffare dai problemi del mio ricevente?”
Partiamo dal principio…
L’operatore olistico non è uno psicologo né tanto meno un medico, però chiunque abbia eseguito qualche trattamento olistico sa bene che spesso e volentieri i riceventi/clienti si confidano e quasi si confessano. Il rilassamento, portato dalle varie tecniche olistiche, aiuta le persone a lasciarsi andare e a raccontare un po’ tutto di sé, compresi scheletri chiusi nell’armadio da chissà quanto tempo, consapevoli del segreto professionale dell’operatore che si trova di fronte.
Prepararsi al trattamento in modo attento ci aiuta a non far nostri i problemi, le ansie, la stanchezza o il cattivo umore di chi stiamo per trattare.
Ci sono svariate tecniche di schermatura per prepararsi al trattamento, differenti metodi che diventano quasi dei riti per gestire l’eventuale carico di lavoro che ci può cadere addosso. Ognuno ha il suo, ognuno trova il suo e non c’è nulla che possa valere per tutti.
Secondo me, intanto, molto dipende dalla valenza energetica di ognuno di noi: c’è chi è più sensibile, chi meno. Poi molto dipende, anche, dal tipo di tecnica che andiamo ad utilizzare.
È fondamentale che la nostra mente sia sgombra dalle nostre preoccupazioni e dai nostri problemi personali: come può essere efficace un nostro massaggio rilassante se stiamo pensando e ripensando alla telefonata dai toni alterati con l’amministratore di condominio? Possiamo utilizzare delle tecniche veloci di visualizzazione o di meditazione per rendere libera la nostra mente. C’è chi molto più semplicemente si beve una tazza di the o di tisana, oppure fa qualche esercizio di stretching o di respirazione. A qualcun altro basta indossare la “divisa” di lavoro per calarsi nei panni di operatore e mettere da parte l’Io persona. Chi accende il suo incenso preferito o spruzza nell’aria il suo olio essenziale.
Per alcuni è sufficiente trovarsi concentrati nel “qui ed ora” per non farsi trascinare dalla nube nera che la persona può portarsi con sé. Questi operatori di solito non hanno necessità di eseguire una fase di “riequilibrio” a fine trattamento: per loro è sufficiente la parte preparatoria che hanno eseguito prima.
Altri di noi, invece, hanno necessità per mantenere il loro benessere di mettere in atto alcune strategie finito il trattamento. C’è chi si lava accuratamente le mani magari con l’utilizzo di oli essenziali o di sali, chi spalanca le finestre, chi accende un incenso o un palo santo. C’è chi posiziona nella stanza cristalli di protezione o chi li indossa.
Anche qui, il segreto valido per tutti non esiste: dovete capire le vostre necessità e trovare la strada che più vi attira e vi comunica sensazioni.
Se la valenza energetica è altamente soggettiva, meno è la parte di igiene. Prima e dopo ogni trattamento lo studio va pulito e arieggiato. Il nostro cliente deve trovare uno spazio anche piccino ma pulito, seppur magari non profumato di cloroformio ?
Gli asciugamani, le coperte, i cuscini che utilizziamo devono essere puliti e senza macchie di olio o segni di usura. Cose magari scontate, ma tentate ogni tanto di vedere il vostro studio non con i vostri occhi ma con gli occhi di chi ci entra la prima volta: sicuri che sia tutto così in ordine? Nessuna coperta o cuscino che a voi piace tanto che magari è un pochino al limite? Per noi il nostro studio è “casa” e nel nostro nido ci può anche stare un elemento vecchiotto, ma chi lo vede per la prima volta potrebbe non cogliere il nostro stesso sentimentalismo.
Importante anche farsi trovare pronti con la musica, le eventuali lampade cromoterapiche o di sale: se la tecnologia ci abbandona a metà trattamento non incassiamo ulteriori punti in professionalità.
L’apparenza non è tutto, in special modo nel nostro mondo ma partire con la marcia giusta e soprattutto concentrati su quel che stiamo facendo ci porterà a risultati migliori.
Voi come vi preparate ai vostri trattamenti olistici?
Vi abbraccio!
Elena