Il massaggio sportivo pre gara non è solo un semplice massaggio, è qualcosa che va oltre, che deve dare allo sportivo la giusta carica sia muscolare che mentale.
Chi sceglie di lavorare in campo sportivo sceglie di lavorare in una squadra che si muove in unica direzione con l’obiettivo di migliorare la prestazione dell’atleta, qualunque sia il suo livello di prestazione agonistica.
Il massaggiatore dove conoscere e capire i ritmi e i carichi di allenamento,oltre a conoscere a fondo lo sport che il suo ricevente pratica.
Il massaggio sportivo in base al momento in cui lo si applica si divide per convenzione in pre gara, post gara ed infrasettimanale.
Lo si intuisce dal nome che con massaggio pre gara si intende il massaggio che si esegue poco prima della presentazione sportiva.
È un trattamento di breve durata che ha come scopo quello di scaldare ulteriormente la muscolatura che verrà maggiormente sollecitata.
In questa situazione non si useranno manovre di massaggio profonde come pressioni ed impastamenti, ma manovre superficiali come frizioni e sfregamenti che hanno come risultato quello di scaldare la zona portando un maggior flusso sanguigno dove richiesto.
È un massaggio che può durare anche pochi minuti: veloce e mirato, che si inserisce nella fase di riscaldamento.
Non si massaggia tutto il corpo ma solo zone limitate sia in base allo sport in questione, sia in base agli infortuni subiti e/o ai punti deboli dell’atleta.
In passato era prassi utilizzare dell’olio canforato per scaldare ancora di più, oggi la canfora è abbastanza in disuso per i problemi cutanei che potrebbe causare.
Scegliere di essere accanto ad uno sportivo in fase di pre gara, significa anche un suo tifoso e motivatore. Sia che ci troviamo essere da soli al suo fianco, sia che si lavori in una squadra con allenatori, dirigenti, preparatore atletico e quant’altro, durante la fase di massaggio è importante anche caricare la mente del ricevente, non solo i muscoli. Il massaggiatore deve conoscere chi ha di fronte e capire se è meglio un silenzio che renda più facile la fase di concentrazione o una serie di incitamenti che spronino l’inclinazione agonistica.
Ad alti livelli di sicuro non capita, ma non dovrebbe esserci neanche nelle categorie minori un massaggiatore che non comprenda lo spirito di un agonista, con la voglia di vincere e di migliorarsi.
Il massaggiatore può anche non essere un mega praticante sportivo, ma almeno deve essere in grado di entrare nella mente di chi si appresta in una competizione.
Se c’è la possibilità, si potrebbe aumentare l’efficacia del massaggio con una musica stile Rocky Balboa. Qualcuno utilizza la cromoterapia facendo visualizzare colori attivanti come il rosso, o indossando una maglietta rossa.
Nella fase pre gara non c’è molto tempo per parlare e l’atleta ha le mente altrove. Massaggiatore e sportivo dovrebbero già conoscersi prima per valutare insieme le zone da trattare e gli eventuali punti più bisognosi di attenzione per infortuni pregressi.
Il massaggio è sempre un’arte, ma il massaggio sportivo ancora di più. Ci deve essere empatia, sintonia,comunicazione verbale e non verbale.
Se siete sportivi e trovate il “vostro” massaggiatore difficilmente lo tradirete. Se volete diventare massaggiatori sportivi tanto si può imparare,ma tanto deve già essere nel vostro io.
Un abbraccio,
Elena