Il pollice opponibile è quel qualcosa in più che ha permesso all’uomo di distinguersi dal mondo animale e le nostre mani sono un capolavoro che non siamo ancora riusciti a ricostruire perfettamente a livello artificiale. Chi utilizza le mani per lavorare sa che è fondamentale trattarle bene. La sensibilità e la mobilità della mano sono elementi preziosi da custodire nel tempo.
Ma com’è formata la nostra mano?
Le ossa della mano si dividono in ossa del carpo che formano il polso, ossa del metacarpo che formano il palmo e le ossa delle dita, chiamate anche falangi.
Le ossa del carpo sono otto, quelle del metacarpo che dal polso si sviluppano verso le dita sono, invece, cinque. Le nocche sono le teste delle ossa metacarpali che si articolano con la prima falange di ogni dito.
L’osso del metacarpo che si relaziona con il pollice è l’osso più corto e più grosso ed anche quello con maggiore mobilità.
Le falangi sono 14: il pollice è formato da due falangi, le altre 4 dita da 3. Ognuna delle piccole falangi ha a livello distale un appiattimento che fa da supporto dell’unghia.
La muscolatura della mano permette di fare movimenti molto versatili sia di forza che di precisione.
Molti movimenti di forza derivano dai muscoli dell’avambraccio, mentre i movimenti delicati e di precisione sono regolati dai muscoli instrinseci. Tra questi abbiamo i muscoli dell’eminenza tenare che muovono il pollice ed i muscoli dell’ipotenar che gestiscono il mignolo.
Troviamo inoltre i quattro muscoli lombricali che permettono i movimenti di collaborazione di ogni dito. I muscoli interossei dorsali e palmari regolano l’apertura e la chiusura delle dita.
Ogni singolo dito ha dei muscoli che li flettono e li abducono permettendoci gli svariati movimenti che facciamo quotidianamente senza neanche rendercene conto.
La mano è attraversata da numerosi vasi sanguigni sia venosi che arteriosi che portano alla zona un abbondante flusso sanguigno. D’altra parte un così complesso reticolo di muscoli va nutrito abbondantemente.
A livello di sistema nervoso troviamo le ramificazioni dei tre nervi principali del braccio: il nervo ulnare, il nervo radiale e il nervo mediano. Il nervo mediano corre sotto i muscoli flessori e in caso di un’infiammazione o rigonfiamento dei tendini si danneggia causando la famosa sindrome del tunnel carpale.
La mano è la regina del senso del tatto ed è grazie alla ricchezza delle terminazioni nervose che abbiamo che possiamo “toccar con mano” tutto ciò che ci circonda.
Le nostre mani sono parti preziose del nostro corpo che usiamo e stra-usiamo in ogni momento sia che svolgiamo lavori manuali sia che passiamo ore in ufficio alla tastiera di un PC. Dobbiamo cercare di non logorarle ripetendo sempre gli stessi movimenti per salvaguardarle in salute.
Per gli operatori olistici, avere la possibilità di applicare nella propria professione diverse tecniche di lavoro significa variare la richiesta di lavoro e di forza ai muscoli delle mani evitando di cadere in dolori cronici e fastidiosi.
Un abbraccio!
Elena
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