Come Operatore Olistico e Naturopata ho avuto modo, in circa 21 anni di esperienza, di affrontare “casi” differenti che mi hanno permesso di applicare molteplici discipline, con l’obiettivo finale il benessere del ricevente e sopratutto il mantenimento a lungo termine di tale benessere. Spesse volte mi sono trovato nella necessità di applicare anche 2 o più tecniche nello stesso “protocollo” di trattamento. Oggi vi voglio parlare dell’interoperabilità delle tecniche di massaggio con la Riflessologia Plantare.
Quando, a seguito di colloquio conoscitivo e valutativo, reputo che il mio ricevente/cliente necessiti di un trattamento multidisciplinare, mi trovo spesso a consigliare il connubio massaggio+riflessologia plantare (non necessariamente in questo ordine), alcune volte proponendo l’esecuzione di entrambe nella stessa sessione.
La Riflessologia plantare ci è spesso utile non solo come trattamento a sé ma anche per ottenere delle migliori condizioni di riequilibrio fisico ed emozionale atte a rendere il ricevente più reattivo nel percepire benessere nella fase successiva (nella stessa sessione o nei giorni successivi) dedicata al massaggio.
Vi porto un esempio: spesso capita di non poter eseguire un massaggio poiché si è in presenza di una controindicazione assoluta, come l’infiammazione acuta di alcuni muscoli. Se io potessi applicare “solo” tecniche di massaggio dovrei temporaneamente “alzare bandiera bianca” e dire al mio ricevente che non è possibile procedere, in attesa che lo stato acuto vada a scemare e quindi dovendo attendere anche parecchi giorni prima di poter agire.
Applicando invece anche il trattamento di Riflessologia Plantare posso prima agire a livello di stimolazione dei punti riflessi, per contribuire a creare delle migliori condizioni che permettano la successiva applicazione di una tecnica di massaggio, andando a velocizzare il processo di disinfiammazione.
Oppure, altro esempio, è il caso di un ricevente che sta attraversando un periodo di apatia profonda. Spesso in questi casi non si accetta di buon grado un contatto fisico portato da un trattamento di massaggio. Se invece prima anteponiamo una sequenza di riequilibrio di Riflessologia possiamo agire sull’armonizzazione delle emozioni dando forza ed aiutando la persona a reagire innescando rapidamente i processi di autoguarigione. A questo punto possiamo pensare di completare la sessione con un massaggio che possa attivare e dare tono alla parte muscolare e circolatoria.
Come abbiamo visto è quindi consigliato, nei casi opportuni, integrare nello stesso protocollo operativo, due o più tecniche. L’obiettivo finale, come già detto, è quello di indurre nel ricevente un ottimo e duraturo stato di benessere.
Grazie per l’attenzione!
Andrea