Nel lavoro quotidiano dell’operatore naturopata, l’iridologia può essere un ottimo punto di partenza valutativo, soprattutto se pensiamo che le parole possono mentire ma gli occhi no.
L’iridologia è una disciplina olistica, non una scienza esatta, che permette di conoscere il passato e il presente del cliente che abbiamo di fronte e capire cosa rischia nel suo futuro se non cambia stile di vita.
L’analisi iridologica può essere fine a se stessa oppure può essere l’inizio di un percorso da costruire insieme alla persona. In base all’analisi effettuata, l’operatore naturopata può decidere al meglio come affrontare una determinata problematica che gli viene posta dal cliente.
Il lavoro olistico ottiene il meglio se utilizzato in maniera preventiva: ad esempio so che ho una vita lavorativa stressante e, quindi, mi attivo per lavorare sulla gestione dello stress attraverso la disciplina olistica che mi è più consona, per evitare che lo stress intacchi il mio fisico e la mia mente.
Ma il discorso di prevenzione è abbastanza utopico… la gente arriva quando il problema ha già bussato alla porta ed è già stato fatto entrare, di solito.
L’operatore naturopata per formazione non lavora solo sugli effetti ma anche e soprattutto sulle cause. Ognuno ha il proprio modus operandi ed il più delle volte è tramite la fase di colloquio, le parole che si cerca di capire quale sia la causa del malessere e quanto questa situazione abbia rovinato lo stato di benessere della persona. Molto spesso, però, in piena buona fede la persona non è in grado di fornire risposte soddisfacenti: viviamo sempre più disconnessi da noi stessi, dai nostri bisogni e per tanti diventa difficile capire e raccontare quel che accade al proprio corpo e alla propria mente.
Oltre all’empatia e all’esperienza, l’operatore può affidarsi all’iridologia proprio per capire da dove arriva il problema e, al di là di quello che viene riferito, quali zone della triade corpo-mente-spirito sono più intaccate dal disequilibrio.
Una nota positiva dell’iridologia è che la persona può “vedere” quello di cui stiamo parlando. Se mostriamo le foto delle iridi su cui abbiamo effettuato l’analisi, il nostro cliente può – ovviamente seguendo le nostre indicazioni- vedere quello cosa le iridi manifestano. Un cromatismo si riesce a vedere, un colore si può distinguere, un appiattimento pupillare ingrandito è capibile anche dai profani sotto la guida dell’iridologo.
In questo modo la persona riesce a toccare con mano la sua situazione, prendere atto della propria situazione e affrontare con consapevolezza il percorso per il personale benessere.
Nel momento in cui la persona prende atto del problema il percorso del cambiamento è iniziato.
Capite le cause, capita la situazione generale si riesce anche a comprendere quale possano essere gli strumenti di lavoro per aiutare il cambiamento: riflessologia, floriterapia, tecniche di respirazione, massaggi emozionali, shiatsu… Ognuno di noi ha la sua strada.
Gli occhi inoltre cambiano e ci permettono anche di capire alla fine del percorso quanto effettivamente siamo stati d’aiuto per la persona, anche qui andando al di là delle percezioni personali che potrebbero essere influenzate da svariati fattori.
L’iridologia non è sicuramente l’unica tecnica valutativa e non è neanche così facile da imparare bene, è uno studio lungo, continuo, impegnativo ma può essere uno ottimo strumento per l’operatore naturopata in cerca di qualcosa di efficace e non invasivo.
Vi abbraccio!
Elena