C’è un rimedio della floriterapia australiana che si chiama Boab, che altro non è che il baobab australiano. Questa pianta cresce principalmente nella parte Occidentale dell’Australia e da novembre a febbraio regala fiori che sembrano una magia. Per molte culture il baobab è un albero magico per il suo aspetto maestoso e particolare tanto da apparire ai più come un albero al contrario con le radici verso il cielo.
La tradizione aborigena voleva che se un bimbo nasceva durante la fioritura del baobab dovesse dormire in una culla rivestita da questi fiori.
È dal fiore che nasce il rimedio Boab.
La proprietà cardine di questo rimedio australiano è quello di eliminare le stasi mentali, i blocchi di pensiero negativo che non ci fa procedere verso il nostro vero Io.
Spesso questi schemi mentali ci arrivano dall’educazione familiare o sociale e vengono tramandati da generazione in generazione senza neanche che ce ne accorgiamo. Sono parte della nostra vita da sempre e ne prendiamo atto solo quando guadandoci allo specchio non ci riconosciamo.
Aiuta ad eliminare modelli e pensieri che ci incatenano impedendoci di raggiungere i nostri obiettivi e, soprattutto, la nostra felicità.
Spesso non siamo felici, perché viviamo una vita non nostra, cucita su di noi da qualcun altro: ma è qualcosa di così vecchia data, è talmente così da sempre che non riusciamo a vedere un’altra strada.
Boab ci aiuta a prendere consapevolezza e ci dà la forza per andare oltre a meccanismi che ci hanno insegnato ma che non condividiamo.
Boab ci aiuta anche nei confronti degli altri, perché possiamo essere noi a voler a tutti i costi mettere degli schemi a qualcuno. È il caso di alcuni genitori che hanno proiezioni sui figli non adeguate. Per i genitori che vorrebbero e fanno di tutto perché il figlio percorra quella strada che loro non hanno voluto o potuto percorre; così, in perfetta buona fede, fanno di tutto per convincere il figlio a studiare o a diventare uno sportivo affermato, senza capire che il figlio deve vivere la sua vita. Oppure per i genitori che vogliono dei figli a loro fotocopia, che pensino come loro, che si realizzino allo stesso loro modo.
Al di fuori del contesto genitoriale, Boab è utile per chi non riesce ad accettare offese o contesti negativi, anche qui perché degli schemi mentali hanno creato aspettative e convinzioni che poi non hanno avuto luogo.
Capita a volte di incontrare qualcuno che racconta di paure, tensioni, non proprie, che arrivano dai nonni o addirittura dai bisnonni.
“Non ho mai avuto a che fare con un serpente, ma mia nonna – morta prima della mia nascita – ne aveva il terrore per cui spesso ho incubi notturni con questi animali per cui ho una vera e propria fobia”.
In un caso come questo Boab ci aiuta a spezzare i legami energetici e ritrovare la parte di vita solo mia.
D’altra parte la floriterapia australiana ha una forte valenza spirituale che emerge nelle caratteristiche dei rimedi.
Ad onor di cronaca, vi diciamo che per alcuni floriterapeuti allargano la definizione del rimedio e lo vedono anche utile in caso di malattie genetiche, affiancando le terapie mediche dovrebbe aiutare a rompere la catena che ci lega geneticamente ai nostri avi.
Come sempre, però, vi ricordiamo che la floriterapia appartiene al mondo olistico e che in caso di malattie è opportuno fidarsi del proprio medico curante.
Vi abbraccio,
Elena
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Memento:
come sempre, come per tutti i Fiori, la Floriterapia è adatta a tutti, non crea interferenze con nessuna cura farmacologica.
Mai e poi mai va a sostituirsi ai consigli e alle prescrizioni del tuo medico!!!