Inizia il gran caldo e per tanti, anzi soprattutto per tante, inizia il tormentone delle gambe che “danno fastidio”, delle caviglie gonfie talmente gonfie che non permettono neanche di scegliere il sandalo da mettere, perché l’unico che entra è quello meno alla moda e meno carino. È il momento delle gambe che “friggono”, che “non riescono a stare ferme”, che “hanno il nervoso”, che “sono pesanti” soprattutto alla sera.
Ed è anche il momento in cui chi prova questo fastidio non sa dove andare a sbattere la testa e sogna una ghiacciaia e chi vede queste scene isteriche (classica dinamica di coppia di una sera di mezza estate morti sul divano) non capisce e pensa più che altro che la compagna sia pazza! ?
Ecco, per chi ha avuto la fortuna di non passarci e di non provarlo sulla propria pelle, vi possiamo assicurare che le gambe con il caldo soffrono ed è una sofferenza fastidiosa, irritante e poco gestibile!
In una condizione di salute, senza patologie, le gambe patiscono a causa della stasi venosa. La nostra circolazione venosa deve combattere in ogni istante contro la forza di gravità per pulsare il sangue verso il cuore. Nel momento in cui le vene non sono perfettamente elastiche come da ragazzine il sangue che dal piede risale verso la pompa centrale del sistema circolatorio tende a refluire in parte verso il basso, causando un sovraccarico venoso. In questo modo aumenta la pressione nelle vene soprattutto quando si sta per ore fermi o in piedi o seduti (il movimento aiuta la risalita del sangue e quindi diminuisce la pressione venosa) si dilatano e perdono ancora di più elasticità iniziando un circolo perverso che porta ad una condizione ripetitiva del problema. Il caldo peggiora notevolmente la situazione, perché dilata ancora di più i vasi sanguigni superficiali visto che richiama più sangue a livello dei capillari della pelle.
Il sangue normalmente rilascia una parte di plasma negli spazi interstiziali (lo spazio che c’è tra le cellule che compongono i vari tessuti) e diventa così linfa. Più sangue ristagnate abbiamo più linfa si viene a formare, come se il corpo reagisse per difesa al sistema circolatorio.
La linfa contiene prevalentemente zuccheri, amminoacidi, proteine, sali minerali, lipidi ed ormoni. Un’alimentazione ricca di grassi peggiora in linea di massima la situazione, così come il peso in eccesso non aiuta perché sovraccarica in modo aggiuntivo le nostre gambe e, in generale, il nostro sistema cardio circolatorio. Andrebbe anche controllato il consumo di sale e di proteine animali.
Fasi ormonali particolari come ciclo mestruale, pre menopausa, gravidanza remano sempre a sfavore.
Rimanere fermi nella stessa posizione per ore toglie ai vasi linfatici e ai vasi sanguinei la vibrazione data dalla muscolatura in movimento che aiuta a far defluire sangue e linfa.
Fermo restando che se la situazione è insopportabile, con un gonfiore esagerato, magari con arrossamento cutaneo, bisogna assolutamente parlarne con il medico, possiamo cercare di lavorare in prevenzione del problema.
In un discorso di mondo olistico, esiste sempre il motto “prevenire è meglio che curare” e alle nostre gambe dovremmo pensarci prima di sentirle doloranti, non trascurandole nei mesi freddi. Attività fisica, dieta bilanciata, massaggi preventivi aiutano a ridurre i fastidi nel periodo critico estivo.
Durante, invece, i giorni di calura non rimanere fermi a lungo nella stessa posizione e cercare di vestire indumenti comodi con scarpe né troppo alte né raso terra.
Esistono, poi, numerosi integratori e creme in farmacia e in erboristeria che possono aiutare il microcircolo.
Pediluvi freddi ma non ghiacciati, con aggiunta di sale o di bicarbonato o di oli essenziali (menta o rosmarino ad esempio) danno sollievo soprattutto alla sera.
L’importante è avere costanza: per vedere dei risultati bisogna impegnarsi tutti i giorni e non illudersi con la possibilità di un miracolo.
Anche la meditazione e gli esercizi di visualizzazione possono offrirvi soccorso.
Un abbraccio!
Elena
N.B. Ci sono farmaci e patologie che creano problemi circolatori e linfatici. In questi casi è fondamentale affidarsi al parere del medico perché il fai da te potrebbe addirittura peggiorare la situazione.