Il rosa non è uno dei colori primari in cromoterapia ma alcuni cromoterapeuti lo usa spesso come tonalità dalle caratteristiche simili al rosso ma più pacate, meno mordenti ed aggressive.
Il rosa è sicuramente un colore particolare soprattutto perché ha molteplici tonalità e sfumature e perché è molto legato ai nostri giorni al concetto di femminilità e di femminile. In realtà non è sempre stato così, anzi in passato era normale per gli uomini vestirsi di rosa, proprio perché essendo derivato dal rosso, annunciava forza, carattere, personalità.
Ma anche i colori seguono la moda e la cromoterapia deve sempre rifarsi anche al pensiero legato al colore in una determinata epoca e in un determinato paese. Ogni colore ha, a livello universale, delle sue specifiche caratteristiche, ma poi va in quadrato alla cultura generale ed al vissuto di ciascuno di noi. Se, ad esempio, la prozia che proprio non sopportavo da piccolo vestiva di rosa, sarà difficile da adulto cercare di abbinare questo colore a qualcosa di positivo ed accettarlo nel nostro vestiario, nella nostra casa o negli esercizi di visualizzazione.
Come vi dicevo, non sempre il rosa è stato collegato alla femminilità e alla donna. Per secoli non c’è stata differenza di colori in base al sesso: anche il discorso rosa legato alle bimbe e azzurro legato ai bimbi è un concetto recente. Anzi spesso l’azzurro/celeste era legato alle bambine perché richiamava il velo puro della Vergine Maria.
Nel romanzo “Piccole Donne” di Alcott troviamo un primo riferimento a questo concetto di rosa=nascita di una bimba, ma la nuova usanza viene definita dalla stessa Alcott come un “vezzo della moda francese”. Poi pian piano, con gli studi della sessualità di Freud, l’avvento della moda indirizzata a uomini d’affari e a donne che volevano fare emergere fascino e femminilità, ci siamo ritrovati a vedere come maschili i colori più scuri e come femminili le tonalità più pastello, rosa in testa.
Scelte di marketing (come il far uscire la prima bambola Barbie contrassegnata dal colore rosa) hanno consolidato il tutto.
È un colore che emana emozioni, porta amore, affetto: è la tonalità del voler bene.
È indicato per chi non vive al meglio la sua parte emozionale: usare questo colore anche solo indossando un dettaglio o visualizzarlo nei momenti di meditazione, porta a migliorare la capacità di far trapelare la nostra parte emozionale.
Il rosa dona calma mentale, gentilezza, capacità di valutare al meglio persone e situazioni.
È il colore della generosità ma anche della purezza d’animo.
Aiuta a porsi nel modo corretto con gli altri, senza annullare il nostro vero Io.
Il rosa è anche il colore della bellezza, della giovinezza e del fascino. Ci sono cromoterapeuti statunitensi che lo consigliano per rimanere giovani e per attenuare le rughe. Basterebbe esercitarsi con la visualizzazione di questo tono di colore o farsi illuminare da una lampadina rosa una decina di minuti al giorno per rimanere giovani sia esteticamente che mentalmente.
Infatti, così come dona elasticità alla pelle, regala elasticità mentale.
Se avete la costanza di provare per qualche annetto… fateci sapere!
Un abbraccio,
Elena