Allungare zone del proprio corpo è qualcosa d’istintivo. Quante volte dopo ore alla scrivania portiamo le braccia verso l’alto per allungare la schiena? Lo stretching è un movimento di allungo muscolare istintivo che ci aiuta ad alleviare tensioni e trasmette un qualcosa di liberatorio al corpo e alla mente.
Partendo da questo presupposto, il Maestro Masunaga, il codificatore della tecnica shiatsu che porta il suo nome, ha messo a punto una serie di esercizi che uniscono stretching e shiatsu.
Lo Shiatsu di Masunaga lavora sui meridiani energetici della Medicina Tradizionale Cinese e li va a stimolare con pressioni precise, ritmate e mirate in modo da liberare e di riequilibrare l’energia vitale del corpo. Tutto si base sul principio olistico di autoguarigione del corpo. Quando avvertiamo un malessere sia a livello fisico sia a livello mentale è perché il nostro Qi, la nostra energia vitale, è in una situazione di disequilibrio per una serie varia ed eventuale di motivi. Il Qi scorre in strade ben delineate e definite che prendono il nome di Meridiani. Per star bene il Qi deve muoversi liberamente nei Meridiani, senza blocchi, interruzioni o cambi di velocità.
Lo shiatsu – per dirla in breve – si pone come obbiettivo quello di ripristinare il corretto fluire del Qi.
Nel suo lavoro Masunaga si è chiesto come far in modo che ognuno di noi potesse lavorare in autonomia su questo scopo. Per fare shiatsu abbiamo necessariamente bisogno che ci sia un operatore che lavori su di noi, ma se siamo da soli? Se non abbiamo tempo per un trattamento?
Ecco allora che la soluzione diventa lo stretching shiatsu.
Ogni esercizio di stretching shiatsu è studiato in modo da liberare, da far allungare un singolo meridiano in base alle nostre necessità. Possiamo decidere di lavorare solo su un meridiano oppure di fare sessioni di “allenamento” su più meridiani.
Non sono esercizi difficilissimi, è anche vero però che il nostro stile di vita sedentario ci porta sempre più a perdere di flessibilità muscolare. Quindi prima di sperimentare in autonomia, è necessario guardarsi allo specchio e capire se si è in grado di lavorare da soli o se è meglio eseguire le prime sedute con un operatore esperto. In caso di problemi articolari e muscolari gravi è opportuno sempre consultarsi con il proprio medico.
È importante non molleggiare mentre si eseguono gli esercizi e non arrivare mai alla soglia di dolore. Come per lo stretching tradizionale, all’inizio l’esecuzione non sarà perfetta, da manuale, ma lavorandoci su pian piano vedremo presto dei risultati. L’importanza è la costanza.
Si calcola che per arrivare al lavoro energetico dell’esercizio bisogna mantenere la postura almeno per due minuti, oltre ai tre minuti diventa il lavoro ottimale. Poi pian piano che prendo dimestichezza con il metodo sarà il mio corpo a darmi istintivamente indicazioni su quanto rimanere in ogni esercizio.
In Medicina Tradizionale Cinese si parla di ciclo circadiano: all’interno delle 24 ore di una giornata ogni Meridiano ha due ore di apice energetico e due ore di massimo calo energetico. Nel momento in cui soffriamo di un qualunque disturbo sempre nello stesso orario della giornata possiamo pensare che ci sia un disequilibrio energetico nel meridiano corrispondente. Eseguire, quindi, degli esercizi di Stretching Shiatsu finalizzati a quel canale energetico ci sarà d’aiuto per migliorare la situazione.
Come sempre nel mondo olistico, serve costanza e passione: se questo metodo vi ispira, seguitelo ma datevi tempo! I miracoli possono accadere ma non dopo una sola sessione.
Un abbraccio,
Elena