Tempo d’estate, di caldo ed inevitabilmente almeno per tante di gambe gonfie. Una delle tecniche di massaggio più centrate su questo problema è il massaggio emolinfatico, in special modo il massaggio drenante emolinfatico messo a punto dal Maestro Dante Menarini, uno dei pilastri della scuola di massaggio in Italia che si è occupato molto di formazione anche attraverso la pubblicazione di diversi testi.
Lo scopo di questo tipo di massaggio molto utilizzato in campo estetico ma con risolti anche nel mondo olistico è quello di lavora sul benessere e sull’aspetto fisico della persona. È un massaggio che va a lavorare sia sul sistema linfatico che sulla parte di ritorno venosa del nostro apparato circolatorio.
Può essere eseguito zonalmente o su tutto il corpo in base alle necessità del ricevente.
Si pone come obbiettivo il riattivare la circolazione sia linfatica che circolatoria in modo da contrastare la sedentarietà a cui siamo costretti quotidianamente. Aiuta ad eliminare le tossine, regalandoci un aspetto più sano e una pelle che appare più radiosa.
Va a lavorare in profondità sui tessuti e, proprio per questo, ha un effetto rassodante che aiuta chi ha perso tono muscolare e per chi vuole prevenire il rilassamento dei tessuti causato dal passare degli anni.
È un trattamento, quindi, utile in caso di ristagno linfatico e/o cattiva circolazione periferica, nel caso in cui si abbia necessità magari dopo diete drastiche di rassodare i tessuti ed un massaggio che con le giuste precauzioni porta sollievo alle donne in gravidanza (dopo aver superato il primo trimestre e subito dopo il parto.
Con le opportune valutazioni, diventa un valido massaggio per lo sportivo in fase post gara.
Le controindicazioni sono le stesse di tutti i massaggi non ha finalità medica. In sostanza la persona deve star bene e le problematiche linfatiche e circolatorie non devono essere patologiche.
È controindicato per tutti coloro che soffrono di malattie invalidanti, che sono allettate e che necessitano di cure farmacologiche importanti e costanti: situazioni in cui ogni tipo di massaggio, non solo questo, va valutato attentamente ed eseguito, nel caso in cui sia possibile farlo, solo da professionisti sanitari.
Vietato anche nel primo trimestre di gravidanza, in caso di traumi e nei post interventi chirurgici.
La differenza sostanziale è quella suggerita dai nomi. Il massaggio linfodrenante va a lavorare unicamente sul sistema linfatico con manovre lente, leggere, superficiali, ripetitive.
Il massaggio messo a punto da Menarini vuole andare a lavorare anche sul ritorno venoso e sui tessuti in modo da andare ad alleggerire il corpo in profondità con manovre anche intense di impastamento, pressione pura, sfregamento con le nocche e anche lunghi sfioramenti. Caratterizzante di questo metodo è la manovra con le mani a C o a braccialetto che va a ricreare la pressione pura che comprime i tessuti con una forza perpendicolare.
Entrambi i metodi assecondano la circolazione sia linfatica che sanguinea e i loro movimenti saranno sempre in direzione centripeda, vale a dire che porteranno verso il cuore e verso le stazioni linfonodali competenti per lo scarico linfatico.
Come sempre sorge spontanea la domanda… quale massaggio scegliere?
Tutto dipende dal tipo di tocco più leggero o più pesante che preferite e poi soprattutto dalle condizioni del vostro fisico. Se il problema linfatico è diffuso: avete le gambe gonfie, le mani gonfie, il viso gonfio, io agirei con un linfodrenaggio. Se invece il problema è localizzato, importante, ma non patologico, soprattutto sulle gambe, potrebbe essere di maggiore aiuto la tecnica di Menarini.
Se avete dei dubbi confrontatevi con il vostro operatore di fiducia che conoscendovi saprà consigliarvi al meglio.
Un abbraccio,
Elena
1 Comment
Salve,
Vorrei sapere se ci sono operatori nelle province di Pisa o Firenze.
Grazie
Erica