La contrattura muscolare è l’unica lesione muscolare che si può massaggiare. È la lesione più lieve che un muscolo possa accusare e non determina una lesione anatomica delle fibre muscolari.
La contrattura muscolare è una contrazione involontaria e dolorosa di un muscolo scheletrico. Quando costringiamo un muscolo ad andare oltre alla sua capacità di lavoro, lui si difende come può e si contrae dando origine ad un dolore non troppo intenso, ma che comunque dovrebbe risuonarci come un campanellino d’allarme.
Il muscolo diventa più rigido e le fibre ipertoniche sono percettibili al tatto anche dei non esperti. In caso di contrattura, avvertiamo una mancanza di elasticità del muscolo durante i movimenti che lo coinvolgono e la pressione in alcuni punti aumenta il dolore.
Oltre ad una sollecitazione intensa per cui il muscolo non era pronto, la contrattura può nascere da uno squilibrio posturale, da problemi articolari o da mancanza di coordinazione del movimento.
La stanchezza fisica e mentale aumenta il rischio di lesione.
Dietro ad una contrattura, abbiamo principalmente due cause: una meccanica ed una metabolica.
Se non ci nutriamo e non ci idratiamo nel modo corretto – ed ognuno ha il suo – il muscolo non avrà “benzina” sufficiente e si rischierà maggiormente la lesione.
Da un punto di vita meccanico, invece, è importante non fare mai attività senza un adeguato riscaldamento e soprattutto senza seguire un allenamento graduale.
Anche il non essere concentrati su quel che stiamo facendo può aumentare il rischio di farsi male. Se quando ci alleniamo o facciamo un qualunque sforzo fisico anche non sportivo, abbiamo la testa altrove rischiamo di farci male. L’essere nel qui ed ora è una scelta saggia non solo nel mondo olistico o della PNL ma anche nel mondo dell’anatomia.
Se poniamo ascolto al nostro corpo e lasciamo la nostra parte mente in continua comunicazione con la nostra parte fisica, saremo sempre pronti a cogliere i segnali dei nostri muscoli.
Fermarsi al primo cenno di dolore è l’unico modo per non peggiorare la situazione e per non correre il rischio di problemi muscolari più gravi.
Il riposo diventa la soluzione più efficace: lasciare tempo al corpo di riprendersi e rigenerarsi. Per risolvere una contrattura si calcola in media che occorrono dai 3 ai 7 giorni di riposo. Continuare a far lavorare il muscolo è controproducente e allunga i tempi di recupero.
Tutte le attività che permettono di allungare la muscolatura coinvolta e di favorire il giusto afflusso di sangue sono d’aiuto: stretching, impacchi caldi, docce calde, massaggi decontratturanti.
E poi è importante imparare ad ascoltare il nostro corpo: capire se dietro ad una contrattura c’è una situazione di allenamento da ottimizzare, se è un problema posturale, se è un discorso di stress.
Ricordiamoci sempre che nella visione corpo-mente-spirito, siamo un tutt’uno e che, quindi, un corpo contratto non può essere felice.
Un abbraccio!
Elena
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