Il giardino Zen è una creazione in perfetto stile giapponese che segue regole ben precise per raggiungere un apprezzabile livello di armonia. Non è un semplice giardino con qualità estetiche che si possono condividere o meno ma un giardino che lavora sul benessere energetico di chi lo ammira e di chi lo vive.
Un giardino zen viene progettato su tre elementi cruciali.
L’acqua è il simbolo della vita che genera vita e deve scorrere da est a ovest come il movimento del sole, oppure essere statica.
Le rocce sono il punto del giardino in cui regna la pace e vanno di forma tonda: la loro scelta è importante, perché vanno selezionata in base alle dimensioni dello spazio e al colore delle rocce, tutto deve essere in armonia con il resto e più le rocce sono grandi più si darà l’idea che sono lì da tempo.
Il verde è il terzo aspetto fondamentale: il colore dovrà essere presente per tutto l’anno quindi la vegetazione va bilanciata con sempreverdi ma anche sempre in linea con quanto naturalmente presente nella zona in cui il giardino sorge.
L’impatto che l’osservatore dovrà avere dall’esterno è di un qualcosa di curato nei minimi dettagli ma con un preciso perché e soprattutto di non estraneo all’ambiente circostante. Per intenderci niente piante grasse se non siamo in zone desertiche.
Esista anche un tipo di giardino Zen dove mancano sia l’elemento acqua che l’elemento vegetazione e sono quelle zone di giardino dove possiamo vedere pietre rotonde con particolari venature posizionate in mezzo a sabbia bianca che viene rastrellata con estrema cura.
A scelta nel giardino si può posizionare un ponte, una panchina, una statua – di solito di Buddha visto le origini della tradizione. Ma in modo che non ci sia mai nulla di eccessivo, di troppo. Nulla con linee scomposte che possa rovinare il quadro d’insieme.
Avere un giardino Zen è un qualcosa che va oltre al pollice verde. In Oriente curare un giardino è una forma di meditazione, di introspezione e di crescita personale.
La cura che si mette in questo spazio diventa il simbolo della cura della propria anima.
In parte si seguono le regole del Feng Shui facendo emergere nel piccolo tutte le forze energetiche che regnano negli spazi più ampi.
La cura del giardino così come quella per la casa è un simbolo di rispetto verso se stessi e verso gli altri. Gli eccessi sono totalmente aboliti, ci deve essere spazio, ci deve essere vuoto. Il troppo, il troppo pieno, il caos ed il disordine non lascia spazio al corretto fluire energetico che andrà a condizionare anche il nostro benessere.
Non tutti hanno però a disposizione un posto da trasformare in giardino Zen. Un piccolo sostituto che in parte ricrea l’armonia e dona tranquillità mentale solo guardandolo è il giardino zen da tavolo. Più o meno grande ricrea la miniatura dei giardini vero e propri.
Non sarà la stessa cosa di sicuro, ma un angolino zen in casa o in ufficio può aiutare lo spirito. Soprattutto se amate o siete affascinati dalla cultura orientale!
Un abbraccio,
Elena