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Brevi cenni di anatomia – Lo strappo

Pubblicato da Elena e 23 Agosto 2019
Categorie
  • Anatomia
Tags
  • anatomia
  • strappo

La lesione muscolare più grave è lo strappo o distrazione muscolare.

In questo tipo di lesione abbiamo la rottura di alcune fibre che compongono il muscolo a causa di un’eccessiva sollecitazione del muscolo stesso. È un tipo di lesione che si vede spesso in ambito sportivo, diciamo che non capita di frequente di farsi uno strappo facendo i lavori di casa o lavorando alla scrivania.

Di solito una tale lesione delle fibre muscolari avviene per un movimento muscolare esplosivo nel momento in cui il muscolo è stanco, non è stato scaldato a dovere o non è allenato a sostenere quel carico di movimento.

I vari gradi di strappo muscolare

In base alla gravità dello strappo e al numero di fibre muscolari coinvolte abbiamo tre gradi di lesioni. Si considerano strappi di primo grado quelli in cui le fibre coinvolte siano meno del 5%. Quello di secondo grado vede lesionate un maggior numero di fibre e causa un dolore acuto che peggiora con il tentativo di contrarre il muscolo. Con i primi due gradi di lesione tendenzialmente lo sportivo non avverte un dolore così lancinante da dover interrompere la gara o l’allenamento.

La lesione di terzo grado causa, invece, la lacerazione del ventre muscolare e coinvolge almeno un ¾ delle fibre muscolari. Il dolore è molto violento e non vi è la possibilità di continuare la pratica sportiva in quanto il muscolo non ha più la capacità di compiere un qualunque tipo di lavoro. Se si sfiora la zona, si sente un avvallamento, uno scalino, nel muscolo.

Come si capisce se è uno strappo?

Lo strappo muscolare rientra nelle controindicazioni assolute del massaggio. Nessun operatore olistico deve mai effettuare un massaggio in caso di strappo. E spesso davanti a questo tipo di affermazione sorge spontanea una domanda: “Riconoscerò di sicuro uno strappo muscolare? Rischio di sottovalutare il problema e di far danni?”Di solito lo strappo è accompagnato da un tipo di dolore acuto che non fa affatto venire voglia di farsi fare un massaggio, per cui sarà l’atleta stesso a capire che non è assolutamente il caso di farsi manipolare. Il muscolo, inoltre, essendo percorso da una fitta rete di capillari quando si strappa presenta anche un ematoma ben evidente. Il dolore peggiora ad ogni movimento proprio come difesa del corpo per evitare un peggioramento ulteriore di una situazione già di per sé grave.

Cosa fare in caso di strappo muscolare

Oltre a sospendere ogni attività, è il caso di immobilizzare la zona ed evitargli carichi. È opportuno mantenere il muscolo a riposo ed applicare un impacco freddo che diventa l’unico sollievo immediato. Assolutamente da evitare tutto ciò che va invece a creare calore nella zona: quindi, oltre ai massaggi, non applicare pomate, fanghi… diciamo tutto quello che va spalmato con una qualche specie di massaggio.

Il medico è l’unico che ci può fare una diagnosi corretta, soprattutto, tenendo conto che in caso di lesione di terzo grado potrebbe essere necessario un intervento chirurgico.

Escluso il rischio maggiore… occorre tanta pazienza e riposo, riposo, riposo. In media per una lesione di primo grado servo due settimane di stop, mentre per quella di secondo circa un mese ma poi c’è da valutare un percorso di riabilitazione fisioterapica prima di tornare a lavorare con il muscolo interessato in autonomia.

Come riassunto finale di questi tre articoli sulle lesioni muscolari, vi ricordo che il massaggio è consentito solo in caso di contrattura. Stiramento e strappo hanno bisogno di maggiori attenzioni e di tempi di recupero ben differenti!

Un abbraccio!

Elena

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