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Ci sono dei trattamenti olistici che vanno a lavorare sul piano delle emozioni. Uno dei più conosciuti e diffusi è il massaggio californiano, anche chiamato il Re dei massaggi. È un trattamento nato negli Stati Uniti, all’istituto Esalen, proprio con l’intento di agire sul piano psicofisico ed emozionale.
Movimenti lenti, avvolgenti per permetterci di fare pace con noi stessi.
Un’esperienza di qualche tempo fa
Un giorno arrivò nel mio studio una bella signora di 50 anni, mandatami dalla cugina già mia cliente. Ha il viso che ispira simpatia ma non sembra una di poche parole. Mi dice di non aver mai fatto massaggi ma che vuole provare il californiano. Ha letto, si è informata su internet, sa cos’è, com’è nato e sa che è quello che fa al caso suo.
Guardandomi negli occhi mi dice con un tono che non ammette obiezioni di non chiederle il motivo. Accetto di farle il massaggio, dopo essermi assicurata che non ci fossero delle controindicazioni nel suo stato di salute.
Il ciclo di trattamenti
Andiamo avanti con un massaggio californiano a settimana per tutto un inverno.
Praticamente in silenzio, mai una parola oltre i banali convenevoli e quante servissero per mettersi d’accordo per l’appuntamento successivo.
Ho saputo davvero ben poco di lei, eppure c’era una bella empatia, una bella energia.
Passavano le settimane ed il suo sorriso sembrava più vero, anche la sua postura prima in chiusura, quasi in protezione, cambiava.
Un pomeriggio arrivò con un nuovo taglio di capelli che per le donne bene o male è sempre sinonimo di aver voltato una pagina. Un altro giorno a fine trattamento, prima di uscire ma ormai sulla porta si lasciò sfuggire che tante sue amiche avrebbero dovuto conoscere e provare quel che può fare il massaggio californiano.
La rilevazione finale
Ricordo l’ultima volta che l’ho vista: era l’ultima cliente del venerdì sera. Ero felice di chiudere giornata con lei, nel silenzio cullato dalla musica che richiama il tumore del mare che uso spesso come sottofondo, quando eseguo un massaggio californiano. D’altra parte questo trattamento vuole rievocare le onde del mare e come musica ci sta bene.
Finito il massaggio, si riveste e inaspettatamente mi abbraccia forte. Dopo quell’abbraccio, mi dice che non ci vedremo più ma che grazie a me la sua vita è finalmente cambiata. Tutto il nostro percorso era iniziato perché aveva avuto l’offerta di lavoro che ti cambia la vita. Ma nel suo caso le avrebbe cambiato l’esistenza. Il salto di carriera sognato da sempre, il lavoro di responsabilità per cui aveva studiato, fatto gavetta, si era continuata a formare ma a Berlino. E lei, single e senza figli, non aveva ancora rotto il cordone ombelicale con una madre che voleva ancora a 50 anni condizionare la vita.
Massaggio californiano dopo massaggio californiano aveva trovato il coraggio di scegliere, di prepararsi al trasloco, dopo aver parlato ed affrontato la madre e la settimana dopo si sarebbe trasferita in Germania.
Magicamente sembrava che trovando la forza di scegliere e di parlare avesse anche trovato una via di comunicazione con la madre, che ora quasi la stava appoggiando nella scelta.
Questa volta l’abbracciai io…
L’ultimo Whatsapp
Qualche mese dopo, finito di fare un massaggio californiano ad un’altra persona, mi venne istintivo mandarle un messaggio di saluto. In realtà le chiesi solo se fosse felice. Come risposta dopo un emoticon sorridente “Si, come mai prima”.
Che bello che è il mondo del massaggio che con un tocco sa dare la forza per costruire la felicità!
Vi abbraccio!
Elena