L’olio essenziale di carvi non è tra i più usati e conosciuti in aromaterapia, ma è un olio dalle importanti caratteristiche a livello digestivo e di grande aiuto per tutto il nostro apparato digerente.
Il carvi è una pianta perenne che cresce in modo spontaneo nelle zone incolte dell’area Mediterranea e negli Stati Uniti. I suoi frutti sono dei piccoli semi dalla forma allungata che vengono raccolti a completa maturazione per poter estrarre l’olio essenziale.
L’olio essenziale di carvi ha proprietà volatili che sono una via di mezzo tra le note di testa e quella di cuore: dipende dalla zona in cui vengono raccolti i semi e dal punto esatto di maturazione raggiunta prima del momento dell’estrazione per mezzo di distillazione a vapore.
È l’olio essenziale amico di tutto il nostro apparato digerente: chi soffre in questa zona dovrebbe provarlo e se gradisce la profumazione, non farselo più mancare in casa.
Ha, infatti, proprietà digestive e carminativa: aiuta la digestione, rallenta i processi di fermentazione, combatti i gonfiori e gli spasmi addominali. Va a rilassare la muscolatura dell’intestino, agendo in casi di coliche ma anche di stitichezza.
Stimola lo stomaco ed in questo modo aumenta l’appetito, non solo nelle persone inappetenti! Per cui se siete già dei grandi apprezzatori della buona cucina, state attenti che quest’olio non aumenti anche in voi la fame.
Aiuta anche in caso di alitosi, flatulenza e meteorismo.
In caso di dolori, spasmi addominali, stitichezza o gonfiori, l’uso ideale sarebbe quello del massaggio. Si diluiscono due gocce di olio essenziale in un cucchiaio circa di olio di mandorle e si usa la miscela per massaggiare l’addome. Si può iniziare con un massaggio circolare a mano piena in senso orario per poi scendere più in profondità e scaricare il colon, seguendo il suo fisiologico percorso da destra a sinistra. È un tipo di massaggio che si può utilizzare all’occorrenza oppure anche con una certa regolarità, senza abusarne,se siamo consapevoli che il nostro apparato digerente non ci sarà mai molto collaborante.
Possiamo avere benefici anche utilizzandolo per via olfattiva, nel classico bruciatore d’essenze: in questo modo andremo a lavorare soprattutto sulla parte della stimolazione dei succhi gastrici e l’ideale sarebbe utilizzare la profumazione dopo ogni pasto problematico.
L’uso interno va assolutamente indicato e guidato da un medico che si occupa di aromaterapia, ma tendenzialmente in questo caso, si preferisce suggerire di assumere i frutti di carvi piuttosto che l’olio essenziale.
Il carvi viene anche considerato un olio essenziale per le donne: favorisce e regolarizza il flusso mestruale ed ha, inoltre, un’azione calmante sulla muscolatura. Massaggiando la parte bassa dell’addome con la stessa miscela vista poco sopra andremo a calmare i dolori mestruali. In questo caso, è sufficiente un massaggio lento e circolare nella zona più dolente.
Il carvi viene sconsigliato a chi soffre di patologie al fegato. Inoltre è un olio molto forte, che potrebbe risultare eccessivo su qualcuno, arrivando anche a causare capogiri. Meglio iniziare con calma e a piccole dosi e mai utilizzarlo quotidianamente.
Come sempre in aromaterapia, è necessario scegliere oli puri al 100% contenuti in contenitore di vetro scuro da tenere lontani da fonte di calore e luce.
Un abbraccio!
Elena