La colonna vertebrale è la struttura portante non solo dell’uomo, ma anche di tutti gli animali che fanno per l’appunto parte dei “vertebrati” contrapposti agli “invertebrati”, gli esseri viventi privi di un sostegno importante del corpo che permette una molteplicità di movimenti.
La nostra colonna vertebrale è formata da 33/34 vertebre, suddivise in 7 cervicali, 12 dorsali o toracica, 5 lombari, 5 sacrali e 4/5 coccigee. Ogni vertebra viene abbreviata con la lettera inziale: C, D o T, L, S.
Le vertebre coccigee sono fuse tra loro e formano quello che rimane della nostra primordiale coda.
Le vertebre sono delle ossa a forma di anello collegate tra loro da una serie di legamenti e strutture muscolari che permettono loro di muoversi in modo flessibile.
Sono separate da dei dischiche si chiamano intervertebrali ed hanno una struttura cartilaginea che fungono da ammortizzatori, in modo da proteggerle dalle varie e innumerevoli sollecitazioni a cui sono sottoposte in ogni momento. I dischi sono formati da una parte centrale morbida e composta al 90% da acqua, il nucleo polposo, e da una parte esterna più dura, l’anello fibroso. Il mix di questa collaborazione di parte morbida e parte resistente ci permette flessibilità, resistenza meccanica e stabilità.
Man mano che gli anni passano, il nucleo polposo subisce un processo di disidratazione che rende i dischi intervertebrali meno resistenti alle sollecitazioni e più fragili: da qui, l’aumento di rischio di problemi alla colonna vertebrale come l’ernia discale. Diciamo che se fossimo un’automobile, potremmo pensare a sostituire gli ammortizzatori, ma per noi e le nostre vertebre non è un processo così semplice.
La colonna vertebrale non è perfettamente in asse: presenta quattro curvature fisiologiche che permettono la resistenza meccanica a cui viene sottoposta senza troppi pensieri.
Abbiamo duelordosi, con convessità rivolta anteriormente, a livello cervicale e lombare e due cifosi, che hanno la convessità posteriore, a livello dorsale e sacrococcigea. Se queste 4 curvature si accentuano e si verticalizzano sviluppiamo delle problematiche dolorose e limitative del movimento.
La nostra colonna è anche un punto di partenza fondamentale per il sistema nervoso. Gli spazi tra una vertebra e l’altra permettono il passaggio deinervi spinali, che escono dal midollo spinale contenuto dalle vertebre e si dirigono alla periferia del nostro corpo. Abbiamo due tipi di fibre nervose: sensitive e motorie.
Come suggerisce il nome, le fibre motorie garantiscono la capacità di movimento del corpo mentre quelle sensitive portano al nostro cervello importanti informazioni a livello di sensibilità.
Dalla nostra colonna parte una copia di nervi per vertebra, uno per lato e va a raggiungere ogni zona del nostro corpo. Il nervo più conosciuto è di sicuro il nervo sciatico che partendo dalle ultime vertebre lombari e sacrali percorre tutta la parte posteriore della nostra gamba.
Nel momento in cui abbiamo problematiche a livello vertebrale, possiamo andare a compromettere in modo più o meno grave, anche i nervi della zona interessata, creando sintomatologie dolorose, perdita di sensibilità, formicolii, ecc. fino ad arrivare a problemi di scarsa o nulla mobilità che posso essere o meno regressivi.
Una zona del nostro corpo così importante e fondamentale non poteva non essere presa in considerazione dalla teoria energetica.
La nostra colonna vede, intanto, la proiezione posteriore dei 7 chakra principali. La zona sacro-coccigea rispecchia il primo chakra, la zona lombare il secondo, la zona dorsale del terzo e quarto chakra e la zona cervicale del quinto chakra. In questa visione, ogni dolore in zona colonna vertebrale può anche essere letto su un discorso di disequilibrio dei chakra. Motivo per cui, ad esempio, un dolore in zona cervicale potrebbe anche essere causato da un no non detto o da una situazione che non riusciamo a farci andar giù o da un qualcosa che non riusciamo ad esternare a parole.
Per la Medicina Tradizionale Cinese, la colonna vertebrale è intanto attraversata dal Meridiano energetico DuMai o Vaso Governatore ed è di competenza stretta del Meridiano di Vescica. A lato colonna troviamo i punti di agopuntura definiti Shu del dorso, che mettono in relazione ogni vertebra con una parte del corpo (come l’Occidentale sistema nervoso, se torni a leggere poco sopra, perché poi si parla in lingue diverse, ma sempre del nostro corpo si tratta!). La zona lombare è di competenza del Meridiano di Rene e va sempre tenuta al caldo, per evitare che il Rene perda energia, diminuendo la nostra “batteria” vitale.
Per l’M.T.C., così come lo yoga o la Medicina Ayurvedica, una persona è sana e giovane in base al livello di flessibilità della propria schiena.
Quindi, se non riuscite a toccare con le mani a terra quando vi flettete in avanti… è ora di iniziare a far qualcosa per migliorare la vostra energia vitale!
Un abbraccio!
Elena