Uno dei punti comuni delle varie discipline olistiche è il concetto di responsabilità personale. La visione olistica metta la persona al centro del proprio benessere e le assegna la responsabilità delle proprie azioni. Ci sono momenti in cui sia per carattere che per cultura diventa più facile dare la colpa agli altri che a noi stessi. È più semplice piangersi addosso e sentirsi un pochino Calimero, piuttosto che prendersi carico delle situazioni che si stanno provando sulla propria pelle e far in modo di cambiare.
C’è un rimedio della Floriterapia Australiana che ci aiuta nel momento in cui una mentalità vittimistica non ci permette di ritrovare il nostro benessere: Southern Cross.
Questo rimedio floreale è utile quando proviamo vittimismo e risentimento. Quando vi è la sensazione che la vita sia ingiusta e di non vedere i risultati dei propri sforzi per colpa del mondo crudele, Southern Cross aiuta a cambiare prospettiva, vedendo i propri errori e riconoscendo le giuste ricompense.
Le persone che possono trarre aiuto da questo rimedio possono avere un atteggiamento vittimistico a livello caratteriale, diciamo come marchio genetico, oppure star vivendo un periodo passeggere in cui sia più semplice accusare gli altri che dare responsabilità a se stessi. Per richiamare definizioni più vicine alla floriterapia di Bach, ma che danno l’idea, questo rimedio può essere, dunque, sia caratteriale che del momento.
È adatto per chi pensa di non avere un controllo sulla propria vita e tendono a biasimare gli altri, visti come gli artefici del mondo ingiusto. Le persone che hanno bisogno di questo effetto vibrazionale, si sentono esclusi, si mostrano come vittime in ogni circostanza. Sono tendenzialmente immaturi ed irresponsabili, non riescono a trovare risorse dentro di se e chiedono sempre aiuto, anche nelle situazioni più semplici.
Chi vive in questa modalità caratteriale, è un pessimista ipercritico: sempre pronto a vedere gli sbagli altrui e mai i propri. Ha un carattere irritabile, scontroso, si lamenta in continuazione di tutto e tutti. Si aspetta che qualcun tiri fuori una bacchetta magica e risolva il suo mondo al posto suo. Di sicuro, non è un personaggio pronto a rimboccarsi le maniche: sempre meglio stare comodamente seduti a lamentarsi e a piagnucolare piuttosto che faticare per tentare di risolvere la situazione.
Con il passare degli anni, sopraggiunge poi una nota di rassegnazione, dove si accetta ogni avvenimento come segno di ingiustizia. Essendo una persona che tende a non fare, ha anche poca esperienza di vita ed invecchiando non ottiene un bagaglio personale da utilizzare in caso di difficoltà.
La sensazione che si avverte dopo anni di vittimismo, irrisolto e non affrontato, porta la persona ad un profondo stato di rassegnazione che diventa apatia. Se non affrontiamo per tempo questa modalità di pensiero contorto, ci ritroveremo stanchi, senza energia e senza vitalità. Non avremo le risorse personali per capire come e dove trovare energia vitale.
È come se mesi ed anni di lagne e di lamentele sterili portassero il corpo e la mente in un deserto arido dove diventa impossibile seminare e vedere crescere qualcosa di buono, di nuovo.
A livello fisico, si avverte, con il tempo, una sensazione di impotenza, di essere pressati e schiacciati dalla vita; si prova amarezza e rabbia che vanno a corrodere anche gli organi interni, soprattutto fegato e cistifellea.
Ci si imbruttisce per tutto questo risentimento verso il mondo nella sua globalità e si invecchia prima: a forza di incattivirci il volto e di piangerci addosso, il volto si riempie di rughe, la postura si incurva, si accartoccia su se stessi e sembriamo delle streghe infelici.
L’essenza floreale aiuta a ridimensionare questa situazione, ci aiuta a farci carico di noi stessi, ci dà le nostre responsabilità. Certo più abbiamo vissuto in anni di vittimismo, più sarà difficile uscire da questa visione del mondo. L’ideale sarebbe assumere il rimedio, lavorando anche sulla capacità di sorridere alla vita.
È un lavoro sicuramente faticoso, ma se vi rivedete anche solo in una piccola parte di Southern Cross… è ora di rimboccarsi le maniche per uscire da questa modalità di pensiero autodistruttiva.
Vi abbraccio,
Elena
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Memento:
come sempre, come per tutti i Fiori, la Floriterapia è adatta a tutti, non crea interferenze con nessuna cura farmacologica.
Mai e poi mai va a sostituirsi ai consigli e alle prescrizioni del tuo medico!!!