Le vertebre toraciche, anche denominate dorsali, sono 12 e sono le vertebre su cui si fissano le costole. Si trovano tra le vertebre cervicali, viste in un precedente articolo, e le vertebre lombari situate sulla parte dorsale inferiore.
Vengono etichettate con il numero e con le lettere T o D a seconda del nome che piace di più per questa zona della nostra colonna vertebrale: per cui avremo T/D 1 T/D2 T/D3…
Le vertebre dorsali hanno due componenti: un corpo cilindrico nella parte anteriore e un arco vertebrale nella parte posteriore. Queste due parti delimitano il forame vertebrale, l’insieme dei vari forami vertebrali, incolonnati gli uni sugli altri danno luce al canale vertebrale che protegge il midollo spinale.
Rispetto alle vertebre cervicali, hanno un canale vertebrale più piccolo e più circolare; non hanno il forame del processo trasverso che in zona cervicale permetteva il passaggio di nervi e vasi sanguinei. Hanno delle faccette che permetto alle costole di articolarsi con la colonna vertebrale. Ciascuna vertebra tipica ha sei faccette, tre per lato e in questo caso ogni costola si articola sia con la vertebra corrispondente sia con la vertebra collocata subito sopra.
Le vertebre sono simili d’aspetto, tranne alcune che prendono, per l’appunto, il nome di vertebre atipiche.
La prima vertebra toracica è, infatti, simile alle vertebre cervicali; ha una sola faccetta sul margine superiore e non due perché la sua costola corrispondente non va ad articolarsi con l’ultima vertebra cervicale.
Le ultime tre vertebre (da T10 a T12) hanno un processo spinoso più arrotondato rispetto alle sovrastanti vertebre e hanno anche loro solo una faccetta intera, tanto che le ultime due costole definite fluttuanti non si collegano con le vertebre superiori.
Le vertebre dorsali, lo sterno e le dodici coppie di costole formano la gabbia toracica delimitata in basso dal muscolo del diaframma. La gabbia toracica è una struttura importantissima del nostro corpo che va a proteggere cuore, polmone, esofago, aorta e vena cava. Fa da supporto al nostro corpo e alla respirazione.
Ogni lesione o malformazione della cassa toracica porta gravi conseguenze/limitazioni al corpo umano.
In questa parte della colonna vertebrale si manifesta una curvatura fisiologica denominata cifosi, che è una curvatura verso l’esterno. La cifosi fisiologica permette ai polmoni di avere il giusto spazio di espansione.
Nel momento in cui questa curvatura si esaspera abbiamo un quadro di ipercifosi. Si parla di cifosi patologica quando l’angolo di curvatura supera i 35°. È una situazione purtroppo abbastanza diffusa a causa della sedentarietà che porta ed uno scorretto atteggiamento posturale. Le ore passate curvi alla scrivania davanti ad un pc o peggio ancora da piccoli sui banchi di scuola, alla lunga, determina una malformazione della colonna.
Spesso e volentieri i problemi in zona dorsali si ripercuotono poi anche alla zona cervicale e lombare con conseguente rigidità dell’intera colonna.
In assenza di quadri di malattia, per i soggetti sani, l’ideale come sempre è la prevenzione: fare movimento, anche solo una semplice e quotidiana passeggiata, aiuta a distendere la muscolatura e a dare spazio ed ossigeno alla nostra colonna.
Prendiamo, quindi, l’abitudine di ritagliarci uno spazio per noi, per il movimento fisico: non è un vizio o un lusso, ma un modo di prevenire fastidiosi fastidi all’asse portante del nostro corpo.
Un abbraccio!
Elena