La melissa è un’erba perenne dal profumo dolce con piccoli fiori bianchi o rosa che è anche conosciuta con il nome di erba cedrina. Originaria della zona del Mediterraneo, ci regala un olio essenziale che fresco, leggero che ricorda le note del limone.
L’olio essenziale di melissa si ricava per distillazione a vapore dalle foglie e dai fiori della pianta. Ha una nota di cuore, per cui non arriva subito all’olfatto ma poi ha un’intensità di odore piuttosto elevata.
Ha numerose proprietà: in primis, lavora sul nostro corpo e sulla nostra mente come tonico, con un’azione antidepressiva. Aiuta ad aumentare la vitalità in caso di apatia mentale, dà sollievo in caso di febbre e di infiammazione al nervo sciatico e al nervo trigemino (e in caso di qualsiasi nevralgia).
Funziona come antivirale e antibatterico.
L’olio di melissa è spesso utilizzato come repellente per gli insetti. Se diluiamo 2/3 gocce di olio essenziale in 30ml di olio vettore (va benissimo il classico olio di mandorle), possiamo applicarlo sulla cute vittima del morso di insetti, per lenire l’irritazione.
Serve a calmare anche l’apparato cardiocircolatorio: se soffrite di pressione alta o di tachicardia, provate ad usare l’olio nel bruciatore d’essenze e fatelo diventare la nota di fondo della vostra casa e del vostro ufficio.
Stessa indicazione se soffrite di mal di testa da tensione nervosa, se avete l’umore ballerino e provate una sensazione di ansia dovuta a stress e a ritmi troppo frenetici.
È un olio essenziale amico del nostro apparato digerente a cui fornisce un’azione antispastica.
Ha una buona azione antivirale, per cui è consigliato nei periodi di influenze per purificare l’aria nei luoghi frequentati da tante persone.
L’aromaterapia francese consiglia l’inalazione di olio essenziale di melissa in caso di nausea, ma non è assolutamente adatto alle donne in gravidanza perché ha una forte proprietà emmenagoga, va ciò a stimolare le contrazioni uterine.
Se vogliamo scaldare il profumo fresco dell’olio essenziale di melissa, possiamo miscelarlo con l’ylang ylang, la camomilla, lo zenzero, il gelsomino o la lavanda. Se ci serve un’azione ancora più tonica per l’umore, possiamo unirlo a bergamotto, limone, arancio.
Per una profumazione femminile, vincente l’unione con la rosa o il neroli.
L’olio essenziale di melissa non è tossico ma non può essere utilizzato puro sulla pelle. Il grande problema di questa nota aromaterapica è che spesso viene venduta in forma non pura. Infatti, la sua produzione è piuttosto costosa e, purtroppo, a volte le case produttrici lo diluiscono per contenere i costi. Molto spesso viene miscelato con l’olio essenziale di citronella di cui richiama la profumazione.
Importante, come sempre, ma in questo caso, ancora di più, leggere bene l’etichetta, dubitare di oli essenziali troppo sottocosto ed utilizzare almeno per uso cutaneo solo oli certificati e puri. Anche per via olfattiva se voglio ottenere i benefici descritti ho necessità di avere oli essenziali puri, non diluiti.
Diciamo che vale la regola: meglio un olio in meno in casa, che mille oli diversi non puri.
Un abbraccio al profumo di melissa,
Elena