Presente in molte ricette della tradizione culinaria dell’Italia centro meridionale, il Cardo Mariano è un valido aiuto per disintossicare il vostro fegato.
Conosciuto fin dai tempi dei romani per la sua capacità di combattere l’avvelenamento da funghi velenosi, come l’Ammanita Falloide, oggi il cardo è particolarmente apprezzato per le sue proprietà disintossicanti, antiossidanti ed epatoprotettive.
Il Cardo Mariano cresce nei campi incolti e lungo i sentieri di tutta l’area mediterranea, con particolare insistenza nel centro sud della nostra penisola. Se in inverno fate una passeggiata in campagna, lo riconoscerete subito: è quella pianta dal fiore violetto e l’aspetto spinoso che occhieggia in mezzo al terreno. Una delle leggende in circolazione lega il suo nome a Maria, che allattando Gesù fece cadere alcune gocce di latte sulle foglie inferiori di questa pianta, donandogli le tipiche macchie biancastre che caratterizzano il Cardo.
Oggi il modo più semplice di assumerlo è comprare del Cardo Mariano in erboristeria, ma se vi dovesse capitare di incontrarlo lungo un sentiero, raccoglietelo e provate una delle tante ricette della nostra cucina o i terapeutici infusi.
Le proprietà epatoprotettrici del Cardo Mariano lo rendono un valido aiuto per trattare diverse patologie a carico del fegato, non ultima la cirrosi epatica.
Grazie all’azione disintossicante, potete ricorrere al Cardo Mariano quando necessitate di depurare il vostro fegato, per esempio in seguito a una lunga cura farmacologica o anche dopo le festività natalizie, quando l’abuso di cibo e alcool può aver affaticato il vostro apparato epatobiliare.
Epatiti, ulcere peptiche, ittero e coliche biliari possono trarre giovamento dall’assunzione di Cardo Mariano, a patto che il trattamento non interagisca negativamente con i farmaci assunti.
La Silimarina del Cardo Mariano può creare interazioni indesiderate con l’Aspirina, pertanto in caso di assunzione di quest’ultima, è sempre meglio chiedere consiglio al proprio medico di fiducia. Inoltre, attenzione all’interazione con il Metronidazolo, perché l’assunzione del cardo mariano può diminuirne l’efficacia.
Per quanto riguarda le controindicazioni, invece, a causa della presenza di tiramina nella pianta, evitate il trattamento con il Cardo Mariano se soffrite di ipertensione.
A parte ciò, questa pianta spinosa e dall’aspetto selvaggio può essere tranquillamente assunta per depurare e aiutare il vostro fegato affaticato. In alcuni casi potreste sperimentare qualche tipo di effetto collaterale, come irritabilità, mal di testa o un lieve effetto lassativo, ma solitamente questi sintomi si presentano solo in caso di assunzioni prolungate.
Potete trovare questo rimedio naturale sotto diverse forme: tintura madre e capsule, ma anche polvere e pianta secca, utilissima per preparare ottime tisane disintossicanti da bere prima di andare a dormire.
Grazie a tutti!
Andrea