Fonte di benessere e apprezzato approccio terapeutico, la musicoterapia rappresenta un modo originale e artistico di raggiungere il vostro io più profondo.
Avete mai fatto caso a quanto l’ascolto della vostra canzone preferita possa mettervi di buon umore? O di come una ninna nanna vi riporti immediatamente all’infanzia? O ancora, di quanto vi renda malinconici la musica che ascoltavate quando vivevate il primo amore?
È tutto normale. Diversi studi hanno ormai accertato come la musica riesca a intervenire sugli stati d’animo, riuscendo persino ad influenzarli e modificarli. Non stupisce, quindi, scoprire che ad un certo punto si sia pensato di utilizzare la potenza della musica per migliorare la salute fisica e mentale degli individui.
Ma cosa può fare per voi la musicoterapia?
Per musicoterapia si intende un vero e proprio approccio terapeutico per entrare in comunicazione profonda con il paziente e il suo mondo interiore. Pur rientrando fra i trattamenti olistici, oggi il mondo scientifico ne ha riconosciuto le potenzialità e la integra con successo nei tradizionali percorsi di cura.
Ansia, insonnia e depressione sono le patologie più comunemente trattate dalla musicoterapia per anziani, che oltre a vedere un miglioramento dei sintomi, sperimentano anche un generale senso di benessere e serenità.
Inoltre diversi studi hanno suggerito che la musicoterapia potesse essere efficace anche nel trattamento di complesse malattie neurologiche, come il Parkinson e l’Alzheimer. Le osservazioni sul campo riportano che tutti i malati, anche quelli con le funzionalità cognitive più compromesse, reagiscono positivamente all’ascolto di musica e, in alcuni casi, sono in grado di manifestare emozioni genuine che non esprimevano più da moltissimo tempo. Per dirla con le parole dello scomparso dott. Sacks, medico e docente di neurologia presso la New York University, “la musica è il più completo farmaco non chimico”.
Ma è la musicoterapia per bambini che gratifica maggiormente gli operatori: i piccoli sono in grado, come nessun altro, di lasciarsi trasportare da suoni e ritmi, che gli consentono di sprigionare tutta la loro creatività e rendere visibile il loro mondo interiore. Bambini autistici e dislessici trovano grande giovamento dalla musicoterapia, che gli insegna anche a trovare il modo più efficace di socializzare, gestendo le difficoltà derivate dalla loro disabilità. Inoltre i medici hanno riscontrato un enorme giovamento anche nelle condizioni dei bambini prematuri, che ascoltando musica classica ritrovano la stessa pace che sperimentavano nella pancia della mamma.
E siccome l’udito del feto si sviluppa a partire dalla 27° settimana, la musicoterapia in gravidanza è un’ottima idea. Fate ascoltare musica classica al vostro bambino: avrete l’imperdibile occasione di cominciare a comunicare col vostro piccolo, contribuendo nello stesso momento allo sviluppo del suo sistema nervoso. Chopin e Mozart sono i compositori consigliati dagli operatori di musicoterapia, ma in linea di massima è sufficiente che la musica sia dolce e armoniosa: insomma, niente heavy metal!
La musicoterapia è un mezzo con il quale potrete tirare fuori le vostre emozioni, la paura, la rabbia e il vostro vissuto. La vera valenza di questa disciplina è proprio il fatto che permette di esprimersi attraverso un linguaggio non verbale, gestito dal musicoterapeuta, che diventa il vero e proprio intermediario di questa comunicazione.
Attraverso la motricità ritmica, l’ascolto del suono e la riproduzione di melodie, l’operatore vi accompagnerà in un viaggio interiore attraverso le vostre emozioni, passate e recenti, dandovi la possibilità di riconoscerle ed accoglierle.
Un tour all’interno di voi stessi, grazie al quale imparerete a comprendervi e ad accettarvi nella vostra unicità, ricca e preziosa come quella di chiunque altro.
Grazie come sempre per l’attenzione!
Andrea