Si fa in fretta a dire massaggio, ma quanti tipi di massaggi esistono? Sono tutti uguali?
Partiamo da qui… di tecniche di massaggio ce ne sono in quantità quasi indefinita e no, non sono tutti uguali, anche perché se fossero tutti uguali non ci sarebbero così tanti tipi, così tanti nomi.
Il massaggio è un’arte antichissima, un qualcosa di istintivo vecchio quanto l’uomo. Quando avvertiamo un dolore ci viene istintivo massaggiare, sfregare la zona e così è sempre stato fin dai tempi più antichi. In ogni angolo del mondo, il massaggio ha avuto per lungo tempo – e in alcune zone il discorso vale anche nei nostri giorni – il ruolo di metodo di cura ed era parte integrante della medicina. L’Ayurveda in India ed il Tui-na in Cina sono la dimostrazione di come il tocco delle mani sapiente e studiato siano metodo di cura. Ma era così anche nell’Antico Egitto e nella cultura dell’Antica Grecia e dell’Antica Roma. Se in Oriente la cultura del massaggio, non si è mai del tutto persa, in Occidente abbiamo avuto secoli dove il massaggio, che era definito “igienico”, vale a dire preventivo, era un peccato mortale e fu, quindi, totalmente “bannato”.
Nel Medio Evo, infatti, quando la gente si lavava poco per pudore, era impensabile che qualcuno mettesse le mani addosso a qualcun altro per farlo star meglio. Solo negli ultimi anni dell’Ottocento con la rinascita delle discipline sportive e dell’agonismo, il massaggio ritorna nel Vecchio Continente, dapprima in Svezia e poi pian piano ovunque, portando anche la voglia e la curiosità di conoscere vari aspetti di questo mondo affascinante e complesso.
Uno dei nostri primi articoli parlava delle differenti finalità operative tra massaggio olistico, estetico e fisioterapico, per cui per questo vi rimando a quello scritto. Per cui dando per scontato questo concetto, parliamo puramente del massaggio olistico.
Il primo intento del massaggio era quello di detensionare e rilassare la muscolatura: il massaggio era rivolto al corpo, a togliere dolore, a rendere il muscolo più elastico.
In un secondo tempo è nato il concetto di mente e spirito e per questo oggi abbiamo massaggi che parlano al corpo, ai muscoli, massaggi che si rivolgono alle nostre emozioni ed altri che vanno a riequilibrare la nostra energia vitale. Tre ambiti diversi, che convivono in ognuno di noi, che vanno trattati con modalità diverse, con manovre differenti.
Di prassi i massaggi decontratturanti che pensano ai muscoli hanno manovre intense, profonde e seguono una direzione del movimento centripeta, per favorire il ritorno venoso e il flusso linfatico.
I massaggi che si interessano di emozioni, che vogliono andare a rilassare una mente sollecitata da troppi pensieri, utilizza manovre avvolgenti, che si fermano alle terminazioni nervose della pelle e hanno una direzione o centrifuga per togliere tensioni o a circuito, ad onda, per cullare il corpo e la mente.
I massaggi che vanno a riequilibrare l’energia vitale sono vari, complessi, alcuni addirittura non vanno neanche a contatto con la pelle.
Ognuno di questi tipi è un mondo a se che ogni tanto si incontra con tecniche particolari, ricche e più complete; e questo voleva solo essere un mini schema riassuntivo.
Diciamo che il massaggio sportivo e il massaggio olistico emozionale sono entrambi due massaggi ma hanno finalità, intensità, manovre, totalmente differenti.
I massaggi possono essere eseguiti sul lettino o a terra su un tappetino spesso di cotone. I trattamenti Thai tradizionali, lo Shiatsu, alcuni trattamenti del mondo ayurvedico sono fatti di solito a terra, per una questione di intensità di trattamento che necessità di una postura completamente diversa per l’operatore e anche per un fattore energetico, per lasciare la persona maggiormente a contatto con la Terra.
La tradizione occidentale porta quasi tutte le sue tecniche sul lettino da massaggio, dove è più comodo coricarsi e su cui l’operatore lavora con una fluidità diversa.
Esistono anche tecniche che vengono eseguite sulla sedia (massaggio da ufficio, thai del piede)
Anche in questo caso no. Alcuni massaggi vengono fatti con la crema, altri con il borotalco, per altri ancora la scelta dell’olio da utilizzare è ancora più importante della tecnica stessa.
Il prodotto serve per dare la giusta pressione alla mano, la giusta fluidità e la corretta esecuzione delle manovre: ogni tipo di trattamento ha le sue esigenze. Fare un massaggio californiano senza olio non sarebbe la stessa cosa.
Indovinate un pochino? No… Esistono tecniche che prevedono l’utilizzo di strumenti: pietre calde, pietre fredde, cristalli, sacchettini di erbe medicali, bastoni di bamboo, bastoncini di legno di rosa, coppette e chi più ne ha più ne metta.
Le mani sono le protagoniste indiscusse del massaggio, ma a volte gli strumenti hanno un loro preciso perché: possono cambiare completamente risultati e sensazioni.
In conclusione, il mondo del massaggio è un mondo dove chi non continua a formarsi si ferma. Un mondo dove non ci si può mai sentire arrivati, c’è sempre qualcosa da imparare.
Non esiste la tecnica più bella in assoluto: esiste la tecnica che ogni operatore ama di più eseguire, che sente di più nelle sue corde e la tecnica che il ricevente apprezza maggiormente.
Però il bello della vita è che si cambia: quello che vale per oggi magari non sarà più così in un domani.
Per voi, qual è il massaggio più bello??
Vi abbraccio!
Elena