Un dolore che parte dalla parte bassa della schiena e si irradia alla gamba: ed ecco che tutti pensano al nervo sciatico! Diciamo che anche i più a digiuno di anatomia sanno che abbiamo un nervo sciatico, anzi due, uno per arto inferiore.
Il nervo sciatico è il nervo più grande e tra i più importanti del nostro corpo. Nasce dall’unione delle radici nervose della quarta e quinta vertebra lombare e della prima, seconda e terza vertebra sacrale. Queste radici si fondono insieme e creano il nervo che andrà a interessare le nostre gambe fornendo loro la gran parte dello stimolo nervoso che ci permette il movimento.
Abbiamo due nervi sciatici, uno per gamba, che una volta oltrepassata la zona lombo-sacrale attraversano il centro del gluteo, passano in mezzo al muscolo piriforme, scendono obliquamente e lateralmente la coscia e poi da lì proseguono in due rami.
Abbiamo un ramo, detto lo sciatico popliteo esterno, che scende obliquamente nella parte anteriore della gamba e che si occupa principalmente di flettere la caviglia dorsalmente. E abbiamo uno sciatico popliteo interno che innerva i muscoli posteriori del polpaccio ed i muscoli del piede e permette il movimento di flessione plantare.
Soffrire di infiammazione di questo nervo è piuttosto frequente ad ogni età. Si calcola che nell’80% dei casi la sciatalgia sia causata dalla presenza di un’ernia o da una protrusione discale.
Mentre a volte ci troviamo di fronte ad una situazione di disfunzione miofasciale che va a generare quelli che sono denominati i dolori sciatici non veri. Ci sono, inoltre, patologie del sistema nervoso che possono scatenare un dolore sciatico.
Spesso si è convinti di soffrire di sciatalgia e poi, invece, per fortuna, ci troviamo di fronte “solo” alla sindrome del muscolo piriforme.
Di solito, si avverte un dolore che va a bloccare, quasi a congelare la zona lombare. Da qui in poi la sintomatologia dipende da che zona di dermatomeri viene interessata dal dolore.
Si sente un forte dolore in zona glutea che peggiora alla pressione, un dolore lungo la parte laterale della coscia, un dolore al polpaccio, alla parte plantare o dorsale del piede. Vi è spesso anche una sensazione di scossa lungo tutta la gamba e talvolta la percezione di calore lungo il percorso del nervo.
La gamba può cedere e nei casi più gravi non si riesce ad appoggiare il piede a terra.
Se si è così fortunati da avere un’infiammazione che va a interessare anche la cauda equina si manifestano sintomi spesso fuorvianti come incontinenza urinaria o disturbi in zona perianale.
Diciamo che quando il male esplode c’è solo una soluzione: trovare un bravo medico o fisioterapista che sappia con scienza e coscienza valutare il nostro livello di infiammazione e suggerirci le soluzioni più adatte al nostro caso.
Come sempre, l’ideale, ancora poco vicino al nostro modo di pensare, è prevenire. E le indicazioni sono poi più o meno le stesse quando si parla di colonna vertebrale e apparato muscolo scheletrico in generale.
Controllare il peso, far movimento ma non eccessivo e non troppo d’impatto, sviluppare una conoscenza del nostro corpo che ci faccia comprendere come stiamo veramente, se i nostri muscoli sono contratti o se stanno bene.
Ogni attività fisica va bene, anche una semplicissima passeggiata, purchè fatta con costanza quotidiana.
E i massaggi? I massaggi aiutano perché vanno a decontrarre la muscolatura, cosa che renderà più fluido ogni nostro movimento, e perché servono ad aumentare la consapevolezza di noi stessi.
Provare per credere! 😊
Un abbraccio,
Elena
1 Comment
Molto chiaro, complimenti. Nel mio caso il dolore è lateralmente alla 4 e 5 vertebra lombare