Il massaggio in gravidanza è sempre una questione delicata, che crea nei nuovi operatori tanti dubbi e qualche ansia. La gravidanza è un periodo delicato, che porta con sé anche malesseri come gambe gonfie, piedi stanchi, dolori alla schiena che fanno sognare spesso alla futura mamma un massaggio. Quindi, come comportarsi?
Una delle controindicazioni assolute dei trattamenti olistici riconosciuta quasi a livello universale è il primo trimestre di gravidanza, quando il rischio abortivo è più alto, per cui si sconsiglia alla donna qualunque tipo di attività che possa andare ad interagire profondamente con un corpo già sollecitato da tanti cambiamenti.
Dopo il primo trimestre, rimane il veto assoluto e tassativo se la gravidanza viene considerata a rischio. Se la futura mamma è sotto stretto controllo medico, ha necessità di riposo forzato e non può svolgere tutte le consuete attività quotidiane perché il rischio di aborto è troppo elevato, assolutamente non dobbiamo rischiare di eseguire un trattamento di massaggio olistico.
Se la gravidanza va avanti serena e felice, allora possiamo tranquillamente massaggiare adattandoci alle esigenze e alle posture che il pancione ci permette. Ogni gravidanza fa storia a sé, l’unico consiglio è quello di relazionarsi ad un livello empatico profondo con la donna, facendole capire che siamo pronti ad adattare le nostre tecniche alle sue esigenze. Serve di sicuro avere un buon bagaglio professionale per capire come modificare gli usuali trattamenti sia in termini di tempo che in termini di posture sul lettino o sul futon.
Infatti, non è detto che la creatura in grembo ci lasci il tempo di eseguire un’ora intera di massaggio: spesso i trattamenti vanno ridotti perché si avverte la necessità di alzarsi, di muoversi e tanto più spesso di andare a fare pipì. Anche questa è una situazione importante da capire: il pancione schiaccia la vescica e più si avvicina la data del parto, più la mamma deve correre in bagno ogni due per tre. La persona deve sentirsi libera senza imbarazzo di potersi alzare ed andare in bagno senza troppe parole e scuse.
Così come a livello di postura per ricevere il trattamento deve sentirsi il più possibile comoda e al massimo siamo scomodi noi. Fondamentale modificare le linee di forza delle nostre pressioni e dei nostri impastamenti ragionando sulla postura non usuale che va ad avere la muscolatura.
Da evitare ogni massaggio profondo a livello dell’addome, ma sfido a trovare una futura mamma che si faccia fare un impastamento dell’addome o delle pressioni attorno all’ombelico senza ucciderci seduta stante.
Un massaggio può aiutare a rilassare, a far sentire coccolati in un momento in cui la vita sta cambiando senza più possibilità di ritorno. Da’ sollievo a gambe e piedi stanchi provati dall’aumento di peso e dal cambio della postura che per forza di cose si ha con il pancione che sposta il baricentro del corpo.
È un palliativo o un sollievo momentaneo in caso di dolori lombari sia localizzati che irradiati ad una gamba: spesso e volentieri si tratta di una sciatalgia causata proprio dal bimbo e da come si posizione nel grembo materno.
In caso di ritenzione idrica e di caviglie o gambe gonfie, i massaggi drenanti aiutano, ma anche in questo caso non sono miracolosi: i linfonodi inguinali sono compressi dal pancione e la quantità di linfa è condizionata dagli sbalzi ormonali e da un’alimentazione diversa che spesso si ha in questi fatidici 9 mesi. In questo caso, consigliabile sempre richiedere il nulla osta del medico curante prima di procedere con il drenaggio.
La donna durante la gravidanza di solito cambia le sue percezioni spesso anche in modo sorprendente per se stessa. Meglio evitare profumi o oli essenziali nella stanza a meno che non siamo ipersicuri che siano graditi. Attenzione ancora di più ai prodotti utilizzati, perché spesso la pelle diventa più sensibile e reattiva: il classico olio di mandorle puro e biologico aiuta anche per elasticizzare la pelle e riduce il rischio di reazioni (a meno che la persona non sia allergica alle mandorle).
In questo periodo sono ancora più frequenti gli sbalzi di umore, non facciamo cogliere di sorpresa davanti a pianti disperati o a risate senza sosta. Le ansie accompagnano anche durante il massaggio, se già è importante sempre ascoltare e dosare le parole, con chi dovrà affrontare un parto lo è ancora di più.
E poi soprattutto pensate che a livello energetico voi state, in realtà, massaggiando due persone diverse ma che condividono un cammino: mettetevi in ascolto e prestate sempre tanta tanta attenzione. Il massaggio in gravidanza è una di quelle circostanze dove, partendo sempre e comunque da una buona base di formazione, l’intuizione fa più di un surplus di tecnica.
Vi abbraccio!
Elena