Riduce il dolore, impedisce ricadute da traumi, permette l’attività fisica anche in presenza di lesioni muscolari o tendinee. È il Bendaggio Funzionale, uno strumento riabilitativo che vi assicura tempi di recupero da record.
Cos’è il Bendaggio Funzionale? Se non siete degli sportivi, o non avete mai subito traumi fisici di una certa entità, è normale che non ne abbiate mai sentito parlare, ma questa pratica terapeutica è l’ultima frontiera dei trattamenti per lesioni articolari, lussazioni, microfratture e lesioni a tendini, muscoli e legamenti.
In realtà questo tipo di bendaggio non si applica solo per alleviare patologie e infortuni, ma può anche essere utilizzato in maniera preventiva: è il caso soprattutto degli sportivi che, per evitare di procurarsi lesioni muscolari o articolari, utilizzano il Bendaggio Funzionale per preservare una zona del loro corpo che, a causa della loro attività fisica, è più a rischio. Se ci fate caso, noterete spesso i giocatori di calcio o i tennisti presentarsi in campo con vistose bendature a caviglie, polsi o spalle.
Altro caso è quando il Bendaggio Funzionale si applica per motivi strettamente terapeutici: in questo caso lo scopo è immobilizzare la parte del corpo infortunata, permettendo però un certo grado di attività motoria.
Ma in cosa consiste il Bendaggio Funzionale? In estrema sintesi, si tratta dell’immobilizzazione parziale di una certa parte del corpo, utilizzando un sistema di bendaggi in grado di limitare la mobilità, solo nella direzione del movimento che suscita dolore. In questo modo l’attività “normale” del paziente non viene condizionata ma, allo stesso tempo, l’articolazione infortunata viene sottoposta a un’azione di sostegno e compressione, in grado di accelerarne la guarigione.
Dal punto di vista della funzionalità, il Bendaggio Funzionale vanta le seguenti proprietà:
Infine, questo trattamento svolge un’importante funzione antalgica, pertanto se avete subito un trauma di una certa entità, sappiate che il Bendaggio Funzionale, oltre al trattamento terapeutico vero e proprio, vi assicura anche un’azione antidolorifica, in grado di “rimettervi in piedi” in tempi rapidissimi.
Mettiamolo subito in chiaro: il Bendaggio Funzionale non è un trattamento da fare in casa, con bende qualsiasi, acquistate in farmacia. Solo un operatore qualificato sa come e dove applicare i bendaggi, affinché agiscano terapeuticamente sulla lesione, senza compromettere la funzionalità di altri distretti corporei. Una volta appurato il tipo di lesione da trattare, infatti, provvederà a posizionare bende estensibili e inestensibili nei punti giusti, creando una “gabbia” di protezione e sostegno a muscoli, tendini e articolazioni.
Inoltre, solo uno specialista potrà stabilire il bendaggio più opportuno che, a seconda dei casi, può prevedere l’applicazione di bende elastiche in lunghezza, in larghezza o addirittura in entrambe le direzioni.
La durata di un Bendaggio Funzionale può variare da poche ore, come nel caso degli atleti, che in assenza di condizioni fisiche ottimali vi ricorrono per sostenere una gara o un allenamento, fino a 4-5 giorni. Dopodiché, se il trauma è ancora in atto e l’operatore ritiene di dover proseguire il trattamento, applicherà comunque un nuovo bendaggio, per assicurarsi che il sistema di tensioni e compressioni sia sempre garantito ai massimi livelli.
Per tutte queste ragioni, se volete provare i benefici del Bendaggio Funzionale, consultate sempre un operatore qualificato.
Grazie a tutti!
Andrea