La riflessologia è una disciplina olistica complessa e completa, che lavora su tutti gli aspetti del nostro benessere, riuscendo a riequilibrare corpo-mente-spirito con tocchi precisi e studiati sui piedi.
Spesso le persone rimangono stupite dalle sensazioni che riescono a percepire semplicemente con un trattamento ai piedi, che sono là in fondo, periferia del nostro corpo indispensabile nel quotidiano ma tanto spesso trascurati.
E partendo dai piedi possiamo anche far pace con noi stessi, con la nostra Anima e ritrovare un modo di star bene, nonostante una malattia che ci ha cambiato.
Matilde è una di quelle clienti storiche periodiche, nel senso che la conosco dall’inizio della mia professione, fa un ciclo di trattamenti e poi sparisce magari anche per un paio d’anni, per poi tornare per caso dal nulla ogni volta con qualche magagna nuova. Persona piacevole, dirigente sempre in viaggio, instancabile lavoratrice pronta a preoccuparsi per i familiari o i colleghi di lavoro: una che si fa in quattro e non si stanca mai. Negli anni la sua richiesta era sempre stata di un qualche trattamento rilassante, una pausa quando lo stress diventava difficile da gestire e poi, appunto, spariva quando la situazione d’allarme rientrava ed era di nuovo in grado da sola di reggere i ritmi frenetici della sua vita.
Quando la rivedo un mesetto fa, rimango stupita non tanto dei chili in più, quanto della stanchezza che trasmetteva il suo sguardo segnato. Mi racconta di aver subito più di un anno prima una tiroidectomia (per fortuna noduli rivelatosi di natura benigna), di aver faticato molto a trovare un equilibrio con il farmaco e di aver avuto numerosi problemi post intervento come aumento del peso, stanchezza profonda ed insonnia.
Ora le cose iniziano a funzionare, ma l’essersi trovata per la prima volta spiazzata, quasi tradita dal proprio corpo l’hanno lasciata provata anche a livello mentale.
Mi chiede un aiuto per “ritrovarsi”, per accettare che il corpo può anche subire delle battute d’arresto, ma che non serve molto incolparsi. Insomma, cercava un qualcosa per mettere un punto e a capo, per ripartire.
Oltre a questa precisa esigenza, il periodo “buio” le aveva lasciato degli attacchi di fame nervosa e una difficoltà a dormire bene: il sonno era leggero e spesso si svegliava in modo definitivo molto, troppo presto.
La proposta della riflessologia plantare è nata spontanea come risposta ad un quadro energetico sotto sopra in generale, con disequilibri a più livelli.
Il bello di Matilde è che si fida, che è curiosa e che ama provare e sperimentare. Si fida e accetta, curiosa di capire dove i suoi piedi l’avrebbero portata.
Dopo 4 sedute con cadenza settimanale, Matilde è più serena. La qualità del sonno migliora notevolmente il giorno dopo il trattamento e per un paio di giorni successivi. Dopo la seconda seduta, gli attacchi di fame nervosa sono un pochino, senza miracoli, più gestibili.
Si sente meno stanca, o meglio, inizia a capire che i suoi ritmi devono essere rimodellati ed accetta l’idea di organizzarsi diversamente. Non morde più quando il marito a casa cerca di aiutarla nelle faccende domestiche ed ha anche delegato una sua collaboratrice per sostituirla ad una riunione (cosa impensabile per un Elm dei Fiori di Bach come lei).
Sui suoi piedi si vedono particolarmente segnati i punti riflessi della tiroide, del sistema nervoso e del fegato. Il punto del plesso solare, importante zona riflessa a livello energetico, è decisamente sotto tono e rispecchia la stanchezza della persona.
Al momento con Matilde, siamo rimaste d’accordo di proseguire con sedute settimanali per almeno i prossimi due mesi per poi valutare un ciclo di mantenimento a lungo termine. Diciamo che conoscendola, da una parte sarei felice di perdere le sue tracce tra qualche settimana perché vorrebbe dire che si sente meglio ed è in grado di proseguire da sola.
È bello, comunque, vedere come i piedi rispondono man mano ai trattamenti, riprendendo colore, un po’ come sta rifiorendo lei come persona.
Vi abbraccio!
Elena