Bistrattata dai proprietari di giardini e temuta dai contadini, la Gramigna possiede sorprendenti proprietà benefiche, che ne fanno un valido alleato in molte patologie a carico delle vie urinarie.
Alla parola Gramigna, probabilmente, vi sarete già allarmati: questo termine, infatti, suscita immagini di giardini e campi devastati, oltre ad essere associato alla cosiddetta “erba cattiva”, quella che non muore mai, come recita un celebre detto popolare.
In effetti, non vi sbagliate: la Gramigna è una pianta infestante, che cresce praticamente ovunque, pur prediligendo terreni umidi e temperature miti. L’avrete vista chissà quante volte! Ma molto spesso l’avrete scambiata per grano, per via della somiglianza con il prezioso cereale, da cui il nomignolo “grano selvatico”.
Nonostante la sua natura infestante, la Gramigna vanta indiscutibili proprietà terapeutiche, conosciute fin dall’antichità, quando i romani la utilizzavano come diuretico e come trattamento contro i calcoli urinari. Inoltre, grazie al suo valore nutritivo, la Gramigna ha rappresentato per secoli un’ottima risorsa alimentare, sfruttata in tempi di magra e per alimentare il bestiame.
Se avete un cane e lo portate a fare una passeggiata in campagna, non vi allarmate se lo vedete attratto dai rizomi di questa pianta: per il vostro amico a quattro zampe, la Gramigna rappresenta una splendida occasione per purgarsi!
Vi sarà capitato di sentire che alcune persone sfruttano le proprietà della Gramigna per dimagrire: non stupitevi, hanno ragione. La principale azione di quest’erba, infatti, è proprio quella diuretica, esattamente ciò che serve in ogni dieta dimagrante.
Questa proprietà è assicurata dalla forte concentrazione di tricitina, un polosio derivato dal fruttosio, mentre l’agropirene, anch’esso presente in significative quantità, è responsabile dell’azione antisettica e antinfiammatoria che questa pianta assicura.
Le proprietà antisettiche e antinfiammatorie, combinate con quella diuretica, rendono la Gramigna un validissimo aiuto per combattere molte delle patologie a carico dell’apparato urinario. Ma oltre a trattare le vie urinarie, con questa pianta potrete regalarvi un vero e proprio piano di prevenzione dei calcoli renali, grazie alla sua capacità di prevenire la formazione e il deposito di calcio nei reni.
Ma le sorprese che questa “erba cattiva” ci riserva non finiscono qui. Sapevate che la Gramigna interviene direttamente sulla prostata? Ebbene sì: pare proprio che assumerla in forma di decotti contribuisca ad alleviare l’infiammazione della ghiandola prostatica, con ricadute benefiche su tutto l’apparato urinario.
E per finire, sappiate che le mucillagini contenute in quest’erba regalano un’intensa azione lenitiva, ottima per calmare il bruciore e il fastidio di mucose irritate
La Gramigna è l’ideale per una bella tisana, da assumere lontano dai pasti, ma è perfetta anche per arricchire frittate e misti di verdure selvatiche, con cui verrà fatta bollire, fino a raggiungere una consistenza morbida e piacevole al palato.
Se non amate il gusto vagamente amarognolo della Gramigna, potete ripiegare sulle capsule, che troverete facilmente in qualsiasi erboristeria della vostra città.
L’utilizzo della Gramigna è generalmente ben tollerato, ma se soffrite di nefriti o di squilibri idroelettrici, allora dovete evitare di assumerla. Ma in assenza di questo tipo di patologie, via libera alla Gramigna: un potente depurativo, da una pianta ingiustamente maltrattata!
Grazie a tutti!
Andrea