La teoria energetica millenaria che ci arriva dall’India ha come pietra miliare i 7 chakra principali, vale a dire 7 vortici energetici collocati sull’asse centrale del nostro corpo da cui dipende il nostro benessere psicofisico. I chakra devono ruotare alla corretta velocità, interscambiandosi energia, e se tutto ruota in armonia noi stiamo bene. Ad ogni chakra vengono abbinati funzioni specifiche all’interno del nostro corpo, ma anche note musicali, cristalli e soprattutto… colori. 7 sono i colori dello spettro della luce e 7 sono i chakra principali.
Il primo chakra, quello della radice, che trova collocazione nel perineo, ha come colore il rosso. Colore forte, determinato, che dà e indica potenza, sicurezza e materialità. Elementi in comune tra rosso e il chakra che va ad ancorarci alla Terra, al nostro essere, alla parte più fisica di noi.
L’arancione è il colore del secondo chakra, posto in zona sottombelicale, che collega il nostro Io con il mondo esterno. L’arancione è il colore che porta creatività e capacità di essere spontanei con gli altri. Sono chakra e colore delle emozioni liberamente espresse senza eccessi o deficit. Calmano la rabbia e ci permettono di gestire i sentimenti negativi, così come ci aiutano a trovare il giusto equilibrio tra razionalità ed emotività.
Se saliamo ancora troviamo il colore giallo ad illuminare il chakra del plesso solare, il terzo, situato all’altezza della bocca dello stomaco. Il giallo illumina, evidenzia, porta tutto alla luce del sole, senza paure, senza timori, senza necessità di nascondere qualcosa agli altri. Ed il terzo chakra è proprio quello che ci dà la forza di farci vedere per come siamo, ci dà autodeterminazione, autostima e consapevolezza di noi.
Il verde in cromoterapia è il colore di mezzo, tra i colori caldi e quelli freddi. Colore che dà equilibrio, senso di pace e tranquillità.
Al verde viene abbinato il chakra del cuore, il quarto. Anch’esso ha un ruolo di bilanciamento tra i 3 chakra inferiori ed i 3 superiori, funge da anello di raccordo, da punto di incontro. È il chakra dei sentimenti giusti, dell’amore o del voler bene vero, senza ricatti, senza gelosie, senza pretese.
Il blu è il colore del quinto chakra, il chakra della gola. Insieme ci permettono di avere la calma per dire quel che pensiamo senza voler essere dominanti o all’opposto non avere il coraggio di parlare. Per poterci esprimere, per far valere la nostra voce ma allo stesso tempo accettare i pareri altrui, ci serve la tranquillità mentale, il senso di giustizia. e la pace che il blu sa trasmettere.
Il terzo occhio è il sesto chakra che ci permette di vedere oltre, di mettere insieme più elementi, analizzarli e capire, intuire quel che sarà in un futuro prossimo venturo: ed è questo il concetto di preveggenza. Caratteristiche che trovano aiuto nell’indaco, colore misterioso tra l’azzurro ed il viola. È il colore che ci aiuta a trovare il giusto distacco per poter riflettere, meditare, fare un importante lavoro di introspezione.
Ed, infine, il settimo chakra, quello della corona, situato all’apice della nostra testa: il vortice energetico che innalza l’uomo ad un livello di saggezza e di consapevolezza maggiore; uno scambio con l’energia dell’Universo o un modo per avvicinarci a Dio o alle divinità. Un qualcosa di mistico e spirituale che trova risonanza nel colore viola. Ma al settimo chakra vengono spesso abbinati anche il bianco, sinonimo di luce, ed il colore oro, che va ad indicare qualcosa di raro e prezioso.
I colori vanno ad indicare un chakra ma lo vanno anche a rinforzare o ad armonizzare. Se voglio lavorare su un mio preciso vortice energetico posso utilizzare oggetti del suo colore o fare esercizi di visualizzazione cromatica sempre sulla tonalità abbinata.
Il fatto di odiare o amare un colore ci va ad indicare eventuali problematiche energetiche in una zona e da qui possiamo poi iniziare un percorso consapevole di riequilibrio energetico.
Chakra e colori, un binomio importante per il nostro benessere.
Un abbraccio,
Elena