Gli oli essenziali possono entrare nel nostro quotidiano non solo per profumare le nostre case o purificare gli ambienti, ma anche per aiutarci ad affrontare malesseri che minano il nostro stato di benessere.
Gli oli essenziali, ad esempio, possono migliorare il nostro sonno permettendoci di ricaricare le batterie e scacciare pensieri negativi.
L’insonnia, nei suoi vari livelli di gravità, è un problema sempre più diffuso: c’è chi stenta ad addormentarsi, chi si sveglia nel cuore della notte ed inizia a contare le pecore, chi interrompe il sonno ogni due per tre e chi pur dormendo si sveglia stanco, a causa di un riposo agitato, magari pieno di incubi. Qualunque sia il caso, gli oli essenziali possono favorire il rilassamento della mente e del corpo e, quindi, favorire il sonno.
Le note più consigliate per dormire meglio sono lavanda, arancio, basilico, petitgrain e maggiorana.
La lavanda calma le agitazioni nervose, allenta i dolori muscolari e tranquillizza il battito cardiaco: per questi motivi, viene indicata come la nota rilassante per eccellenza. Il suo nome “lavanda” deriva da “lavare” perché pulisce sia il corpo che la mente, scaccia i cattivi pensieri.
L’arancio va calmare i pensieri, li rallenta, toglie loro l’alone negativo. In più aiuta l’apparato digerente e, a volte, il nostro dormire male deriva proprio da una cattiva digestione.
Il basilico lavora più sulla sfera fisica, calmando i dolori muscolari e i gonfiori causati da una cena non proprio amica del sonno. Diventa, quindi, l’olio essenziale più usato nel momento in cui la nostra difficoltà a dormire deriva della troppa stanchezza fisica, dalle troppe ore passate in piedi, dai crampi alle gambe.
Il petitgrain deriva dalle foglie e dai frutti non maturi dell’arancio: ha un forte potere riequilibrante, calma, rilassa e placa lo stress con le sue svariate correlazioni.
Infine, la maggiorana, olio non tra i più conosciuti ma di sicuro da provare, allevia le agitazioni nervose, sblocca i pesi sul plesso solare e calma la rabbia repressa.
Ci sono persone che sono abituate a sognare, a trovare risposte ad alcuni avvenimenti che avvengono alla luce del giorno, proprio attraverso immagini che il cervello rimanda quando siamo ad occhi chiusi.
Poi però ogni tanto il meccanismo si inceppa e non sogniamo più: anche in questo caso particolari profumi ci possono aiutare! Gli oli essenziali più utili per ritrovare questo tipo di introspezione sono incenso, litsea e salvia. Magari proprio miscelati insieme. Sono oli che vanno a lavorare in profondità sul nostro sistema nervoso portandolo ad un livello profondo di consapevolezza. Sono oli spesso usati anche in meditazione, ma in fondo, il sogno potrebbe proprio essere considerato una forma di meditazione e di consapevolezza di sé.
Per sfruttare a pieno le potenzialità degli oli essenziale, basta un bruciatore d’essenze da accendere alla sera, a fine giornata, come se fosse un rito. Anche la ritualità è un qualcosa che fa bene al sonno: dopo cena, si abbassa l’intensità della luce, si sprigiona nell’aria la profumazione che più fa bene al nostro benessere corpo-mente-spirito e si rallenta il ritmo. Un bagno caldo, una tisana sempre con le note degli oli in sottofondo, aiuteranno ancora di più.
In alternativa, se arrivo a casa tardi, se non ho tempo o modo di attuare tutto questo rituale può essere sufficiente mettere qualche goccia di olio su un fazzoletto o un batuffolo di cotone da tenere sul cuscino o sul comodino per tutta la notte.
Posso scegliere un solo olio o creare una miscela a mio piacere, in base al mio gusto olfattivo.
Come per tutto nel mondo olistico, ci vuole un attimo di pazienza, non pretendete che il tutto funzioni dalla prima sera: datevi tempo, date tempo al vostro sistema nervoso di abituarsi alla coccola degli oli essenziali.
Un abbraccio,
Elena