Se il sistema nervoso simpatico andava ad attivare il corpo come in una reazione spontanea di fuga da un ipotetico pericolo, il sistema nervoso parasimpatico va, all’opposto, a stimolare la quiete.
Stiamo sempre parlando del sistema nervoso autonomo, vale a dire quella parte di risposta nervosa che non parte da una nostra specifica volontà e che funziona al di là del nostro pensiero attivo.
Questa parte del nostro sistema nervoso è responsabile delle reazioni corporee involontarie che ci occorrono per recuperare energie. In inglese si dice che attiva un sistema di adattamento del corpo di “rest and digest” perché principalmente si può dire che si occupa di riposo e di digestione. Di fatti, dà aiuto alle funzioni digestiva, all’assorbimento dei nutrienti e controlla la defecazione e la minzione.
È il sistema parasimpatico che attiva tutte le secrezioni digestive, come saliva, succhi gastrici-biliari-pancreatici.
Fa inoltre restringere la pupilla, diminuire la frequenza cardiaca e costringere i bronchi.
Il sistema nervoso parasimpatico inizia nell’encefalo e da qui si dirama attraverso una serie di nervi cranici; da qui poi si sposta in un’altra area che è quella sacrale.
Nella zona del cranio entra in contatto con ipotalamo, mesencefalo e rombencefalo, mentre nella zona sacrale è connesso al midollo spinale e innerva la zona urogenitale per regolare la funzione della minzione.
A livello cranico, il grande lavoro lo attua il nervo vago che arriva con le sue fibre nervose al cuore, al polmone e all’apparato digerente.
Il sistema parasimpatico ci permette di riposare e di ricaricarci di energie: ci aiuta a passare da uno stato di attività ad uno stato di calma. Nel momento in cui il cuore rallenta, il respiro si fa più tranquillo e profondo, il nostro corpo a modo di concentrare la sua attenzione alla digestione permettendoci di assimilare al meglio gli elementi necessari per dar energia ai muscoli.
In più il nostro cervello può concedersi una fase di pseudo stand by dove può elaborare con maggiore tranquillità eventi, situazioni, pensieri, senza eccessiva invasione dagli stimoli esterni. Il fatto che il parasimpatico faccia restringere le pupille ci permette di catturare meno luce e di conseguenza meno elementi esterni.
Questa parte del nostro sistema autonomo corrisponde a Sushumna Nadi, il canale interno, centrale della teoria energetica del mondo yogico. Sushumna è il canale, la Nadi più importante che parte dalla base del tronco e sale fino all’estremità della testa, percorrendo tutti i 7 chakra principali. È attraverso questa Nadi centrale che l’energia Kundalini può fluire verso l’alto.
La meditazione e la pratica yogica aiutano Sushumna nella sua funzionalità energetica e, per similitudine, diventano anche alleate del nostro sistema parasimpatico.
Un abbraccio,
Elena