Vishuddha con il suo colore blu è il chakra che risiede nella zona della gola. Il quinto chakra è il primo dei chakra superiori che va, quindi, a proiettarci in una dimensione di consapevolezza maggiore attraverso il potere dell’espressione.
Vishuddha ci permette di imparare a dire ciò che pensiamo senza calpestare la sensibilità altrui.
Lo stadio di sviluppo del quinto chakra è tra i 7 e i 12 anni, vale a dire i primi importanti anni della carriera scolastica che ci porterà a mettere le basi per il nostro futuro personale e professionale. Sono gli anni in cui si imparano tante parole, in cui si sistemano errori di pronuncia, in cui si affronta la relazione con gli altri dando loro ascolto. Vishuddha non è più il bambino che parla a macchinetta, è cresciuto e qui, con lo sviluppo di questo chakra impara anche ad ascoltare. È il momento della comunicazione in tutto il suo ampio aspetto, con la creatività, l’ascolto, il ritmo e il suono delle parole e del non detto. E anche gli anni migliori per imparare lingue nuove, modi di comunicare nuovi.
Il chakra della gola è un vortice energetico che va spesso in sofferenza. Quante volte non abbiamo il coraggio di dire ciò che pensiamo? Quante volte stiamo in silenzio per non far soffrire l’altro? La paura di esprimerci è un qualcosa che intacca profondamente il chakra che si sente soffocato nella sua libertà.
Vishuddha deve essere lasciato libero di esprimersi, senza traumi di critiche infondate ed autoritarie: il bambino che non sarà lasciato libero di esprimersi, che verrà spesso sgridato senza motivo, soffrirà di questa situazione anche da adulto.
Il chakra della gola ha bisogno di sentirsi libero di dire ciò che pensa, di esprimere le sue idee e la sua creatività, senza timidezza e senza timore.
Una carenza a questo livello si può manifestare anche nella voce che sarà lebile, sottile, pacata; il modo di parlare sarà quasi un sussurrare, con le parole tagliate a metà. A livello energetico i difetti di pronuncia sono legati ad una carenza al quinto chakra.
Quando invece in Vishuddha abbiamo troppa energia, ci ritroviamo a parlare troppo, ad essere quasi delle macchinette che parlano a raffica incapaci di lasciare spazio all’espressività altrui.
In alcuni casi si può parlare anche con cattiveria, diffondendo bugie o mezze verità modificate per creare malumori ed attriti.
Il pettegolezzo nasce da un Vishuddha non equilibrato, così come le malelingue e i bugiardi seriali.
Urlare, il voler prevaricare gli altri con il tono alto della voce, altro non indica a livello energetico che un disequilibrio che ci porterà lontano dalla verità tipica del chakra dal colore blu. Blu come la calma, la pace, la voglia di instaurare empatia.
Questo chakra trova espressione a livello posteriore nella zona della cervicale. Se i vostri fastidi al collo non trovano sollievo nei classici rimedi, provate a chiedervi se non rivelino una difficoltà nel comunicare qualcosa a qualcuno.
Idem per un mal di gola, per un fastidio alla gola che non ha nulla di patologico e magari nasconde proprio l’incapacità di esprimere il proprio pensiero e le proprie idee.
Canticchiare, raccontare favole, leggere ad alta voce, indossare una sciarpa o una collana blu/azzurra, sono dei modi semplici che potrebbero aiutarci a fare pace con il nostro Vishuddha.
Un sorriso,
Elena