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Brevi cenni di anatomia – La clavicola

Pubblicato da Elena e 22 Maggio 2020
Categorie
  • Anatomia
Tags
  • anatomia
  • clavicola

La clavicola è un osso lungo che mette in relazione il manubrio dello sterno con l’acromion della scapola. È un osso pari (ne abbiamo due, uno per lato) che con le scapole forma la cintura pettorale che unisce il braccio al tronco.

Un osso diverso tra uomo e donna

Le clavicole sono un osso a forma di S, convesso medialmente e concavo lateralmente. 

Nell’uomo appaiono più accentuate e spesse, senza precisa simmetria: di solito la destra tende ad essere più corta e forte della sinistra. In più nell’uomo hanno zone più ampie di inserzione muscolare. 

Nella donna, invece, le clavicole sono più sottili, meno pensanti e lisce.

Ulteriore curiosità: il nome deriva dal latino ed ha il significato di piccola chiave, cosa che ricorda la sua forma.

Tre regioni distinte

A livello anatomico, la clavicola viene divisa in tre regioni principali: corpo, estremità sternale ed estremità acromiale.

Il corpo è la parte centrale, dove trovano inserzione il muscolo sternocleidomastoideo, il deltoide, il trapezio, il grande pettorale e il muscolo succlavio.

L’estremità sternale è la parte che si articola con lo sterno e presenta un’ampia faccetta in cui, per l’appunto si inserisce la depressione dello sterno.

Infine, l’estremità acromiale va a connettersi con la scapola, formando la cosiddetta articolazione acromioclavicolare. Sul margine inferiore dell’estremità acromiale si inseriscono due importanti legamenti il conoide e il trapezoide, che insieme costituiscono i legamenti coracoclavicolari che danno stabilità all’articolazione acromioclavicolare.

Un osso sfortunato

La clavicola è una delle ossa che statisticamente si frattura di più: la sua posizione e la sua forma la vedono spesso triste protagonista di traumi ed incidenti. È frequente anche nei neonati a seguito di un parto difficile e nei bambini, che non hanno ancora un’ossificazione completa e cadono, di solito, con più frequenza degli adulti.

Negli adulti è molto frequente tra chi pratica sport di contatto, sci o ciclismo e rappresenta circa il 50% delle fratture che interessano le spalle.

Come per tutte le fratture, possiamo avere una frattura composta dove i due segmenti ossei rimangono allineati o una frattura scomposta quando i segmenti si spostano dal loro normale allineamento.

Ci scriviamo alla prossima puntata delle nostre mini pillole di anatomia!

Un sorriso,

Elena

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